La fine della scuola e l'inizio delle vacanze estive sono, per molti giovani, un momento di forte cambiamento nelle abitudini di vita ed un reale rischio di perdita di contatti con compagni e gruppi con cui si sono condivisi mesi di studio ed amicizia.
Non disperdersi durante l'estate è un'esigenza sempre più sentita oggi, dato che, durante l'anno scolastico, i momenti di aggregazione, anche se presenti, non sono sfruttati appieno a causa dei compiti di scuola che sottraggono non poco tempo ed energie.

Non bisogna, però, sottovalutare il fatto che, nelle moderne società "virtuali", i momenti di "vero contatto", già scarsi per i motivi prima detti, sono spesso sostituiti da incontri mediati da Internet, cellulari, … che tolgono tempo e valore ad una conoscenza più diretta e profonda.

Per gli adolescenti, ma non solo, e, soprattutto, in una grande città nella quale i luoghi di incontro sono più difficili da trovare, una grande opportunità, per mantenere e rinsaldare le amicizie, non rinunciando al meritato divertimento estivo, è costituita da quei gruppi aggregativi che mettono a disposizione dei ragazzi attività programmate per il periodo estivo.

Attivi nelle parrocchie, nei Centri sociali dei Comuni e nelle associazioni di volontariato, tali gruppi propongono svariate attività, dai corsi di cucina a quelli di pittura e recitazione, che distendono la mente dai pesanti, doverosi compiti scolastici, stimolando la creatività e la socializzazione e "prevenendo" gli effetti nocivi di lunghe giornate estive passate nel letargo e nella pigrizia che arrugginiscono la mente!

Per chi desidera un contatto con la natura e per chi ama l'avventura e conoscere gente nuova, il programma prevede anche gite ed escursioni, in gruppi più o meno numerosi, con l'allestimento finale di cartelloni che raccontano attraverso foto e commenti personali i luoghi visitati e le esperienze vissute. 

Per meravigliarsi di come una gita non sia solo puro divertimento, ma anche momento di crescita e formazione, tanto quanto le lezioni scritte sui libri, che, per quanto interessanti, non possono sostituire le esperienze fatte sulla propria pelle, che scatenano emozioni e lasciano ricordi ben più intensi.