anno 4
n. 13
6 aprile 2009
sommario


PRIMA 
- Editoriale
Tagliare ai poveri, mantenere ai ricchi (di Michele Guccione)
- Una riforma che premia la qualità e il merito (di Barbara Cittadini)

pag. 2: MEDICINA
-
Breast Unit, efficace strumento per combattere 
il cancro al seno
(di Guido Filosto)
- Screening al seno gratuito: adesso tocca alla "Maddalena"

pag. 3: MEDICINA
- Un'isola felice per i piccoli pazienti oncologici (di Giusy Egiziana Munda) 
- Tumori: segnali di speranza (di Giusy Egiziana Munda) 
- “Da grande voglio fare il medico”(di Alessandra Gualdani ) 

pag. 4:  RIFORMA SANITARIA
-
Cambia la norma, ma il cittadino sbiadisce sullo sfondo (di Giulia Valenti) 
- Esenzione del ticket per i minori
in adozione e sottoposti a tutela
(di Viviana Cinque)

pag. 5:  RIFORMA SANITARIA
- Alla riforma manca il vero fulcro: la persona  (di Viviana Cinque)
- PUNTI DI VISTA La salute non è un lusso (di Diego Fabra)
- Il ruolo dell'animazione nelle case di riposo per anziani  (di Angela Ganci)

pag. 6: CONSIGLIATI
- Consigliati

pag. 7: EVENTI
-
La Pasqua nei Comuni del Palermitano (di Pierpaolo Maddalena) 
- L'ANGOLO DEL LEGALE
Neoplasie: visita anticipata per l'accertamento dell'invalidità civile (di Margherita Misuraca) 
-
Annunci immobiliari

pag. 8: CERCHI UNA FARMACIA?
- Farmacie di turno

pagina 5 - RIFORMA SANITARIA - punti di vista
La salute non è un lusso
di Diego Fabra - e-mail

Nei periodi di crisi, si sa, nessun lusso è concesso. Meraviglia che la sanità sia al centro di numerosi tentativi di tagli alla spesa. La salute, non è un lusso di certo. Eppure vengono soppresse unità di continuità assistenziale, le cosiddette guardie mediche, cancellando di colpo la serenità di sparute aggregazioni montane quasi dimenticate dalla civiltà. Su centri e laboratori convenzionati si abbatte la scure dei budget, cioè del tetto massimo di spesa oltre il quale lo Stato non paga le prestazioni erogate in convenzione: se vogliamo accedere al nostro laboratorio di fiducia dobbiamo espletare l'indagine l'anno venturo... 

Che dire della spesa dei farmaci, che per una famiglia media è diventata insostenibile? Il risultato? Ci si cura non con le medicine migliori, ma con qualunque roba costi poco, un po' come il cibo degli hard discount. In realtà ciò che ogni governo desidera è dare un taglio agli sprechi. E su questo ogni cittadino non può che trovarsi d'accordo. 

Noi palermitani abbiamo un esempio lampante sotto gli occhi. Da quando un noto centro bagherese è stato sottratto alla gestione mafiosa e alle sue connivenze politiche e restituito al commissariamento pubblico, ogni prestazione erogata costa molto meno. Ma dov'è il nostro denaro così barbaramente sprecato? Una buona parte è quello che alimenta la burocrazia, mostro dai mille tentacoli: un esercito di amministratori impegnati a compilare documenti, controllare se stessi e noi. Soldi a noi destinati, alla nostra assistenza, alla nostra serenità utilizzati per tenere in carne un mostro. 

Il territorio. Ecco una risorsa condivisibile. Investire su tutti coloro che operano nel territorio: medici, infermieri, operatori sociali, ruoli tecnici e assistenziali al domicilio dei pazienti. Investire sul miglior decentramento, chiedendo a noi, un continuo controllo di qualità. In fondo, la medicina è iniziata nel territorio, col medico di famiglia, aiutato dall'ostetrica e dal farmacista e, lo sappiamo, lì dovrà tornare. L'unica sanità che costa poco è quella che si prende cura della gente.

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