Un anziano è anziano anche nei periodi di festa e non lo si può certo abbandonare proprio in quei giorni dove il senso della solitudine si fa più insopportabile.
Dare il meglio alle persone anziane, anche quando non è possibile occuparsene personalmente, è un dovere civile, morale e affettivo che vede emergere prepotentemente l'esigenza di delegare ad altri la cura e l'assistenza dei propri vecchi.
La presenza di cooperative, associazioni, agenzie fatte di professionisti che si occupano di loro per poche ore, per tutto il giorno o per la notte, solo per l'igiene personale, od occasionalmente, quando si ha bisogno di allontanarsi, diventa la risposta più adeguata.
“Con un piccolo impegno, è possibile dare ai nostri cari il massimo nel momento della loro vita in cui hanno sempre più bisogno di noi, non dimenticando che quelle che ora sono le loro esigenze saranno ad un certo punto della nostra vita anche le nostre", esordisce Angela Fiumarelli, presidente della cooperativa sociale Iris di via Pitrè 164/a (tel. 0917026528 - cell. 329 9504144) che si occupa di assistenza domiciliare agli anziani. All'interno della sua organizzazione ruotano una cinquantina di operatori, tra personale O.S.A, assistenti domiciliari, assistenti semplici o badanti, tutto personale italiano, preparato e qualificato.
Quali sono state le ragioni che l'hanno spinta a muoversi in un settore così impegnativo e delicato come quello dell'assistenza agli anziani?
"L'attività che seguo e di cui mi occupo è partita traendo spunto dalla necessità personale e familiare di trovare assistenza ai miei genitori, ormai anziani.Palermo non mi offriva validi riscontri, nessuno in realtà offriva in maniera inappuntabile un servizio privato ben organizzato. Ho deciso così di organizzare un gruppo di operatori qualificati e preparati in grado di rispondere alle esigenze di questa precisa fascia di utenza".
Quali servizi offrite?
"Tenuto conto che gli anziani di cui ci occupiamo hanno spesso limitata o nulla capacità di muoversi o svolgere autonomamente gli atti quotidiani, il nostro compito è quello di provvedere alla loro cura personale e dell'ambiente in cui vivono, al cambio della biancheria. Provvediamo anche alle piccole spese quotidiane".
Chi vi contatta?
"A volte siamo espressamente chiamati da loro, o, spesso, dai loro familiari, che devono sentire di poter contare su un'organizzazione seria, professionale e presente laddove loro sono impossibilitati a farlo in maniera costante e completa. Non possiamo sostituirci alla famiglia, ma compensiamo il vuoto che a volte si crea offrendo compagnia, supporto affettivo e aiuto materiale. Provvediamo, anche, alla cucina, se necessario, lo accompagniamo dal medico, teniamo i contatti col fisioterapista o con eventuale personale sanitario. La nostra figura si realizza in un lavoro di forte interazione tra l'anziano, la sua famiglia e l'ambiente".
Quali sono i punti di forza della sua attività?
"Professionalità e puntualità per un'organizzazione in grado di non lasciare mai spazi vuoti, ma un servizio presente 24 ore su 24".
Cosa suggerisce a chi vorrebbe impegnarsi in questo campo?
"Quella che una volta era considerata quasi una missione, o al massimo un aspetto del volontariato, oggi diventa un lavoro sempre più specializzato e professionale che offre degli sbocchi non trascurabili. Tanti giovani accedono ai corsi di formazione, consapevoli che l'assistenza agli anziani sarà una professione sempre più valorizzata e presente anche se un po' anomala, perché non possono esserci orari fissi, o il rispetto dei riposi settimanali e festivi".
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