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Palermo un inferno per gli "over sessantacinque"? | |||
di Viviana Cinque - e-mail | |||
La bella stagione spesso rappresenta per gli anziani un momento di forte tensione emotiva e fisica. La priorità della vacanza al mare, spinge figli e nipoti ad "abbandonare" i canuti parenti in una città deserta, carente di servizi e afosa. Le conseguenze di queste azioni hanno delle ripercussioni, sia a livello psicologico, sia fisico. Secondo uno studio condotto dalla fondazione Civicum al Politecnico di Milano sui servizi offerti da 19 amministrazioni pubbliche alle persone che hanno superato i 65 anni di età, la nostra città - con i paesi dell'hinterland - si sarebbe guadagnata la maglia nera. Su iniziativa della Fnp Cisl di Palermo, il sindacato dei pensionati, i ricercatori avrebbero rilevato che Palermo è in coda alla graduatoria sui servizi offerti ai cittadini over 65. In assoluto disaccordo con i dati ottenuti dallo studio, il Servizio Attività Sociali del Comune che, in relazione all'anno di riferimento preso in considerazione dalla Civicum, ovvero il 2007, riporta una casistica che conferma come "Palermo sia attenta alle esigenze degli anziani, con politiche mirate in controtendenza rispetto alla rilevazione dell'istituto di ricerca". Secondo la ricerca, in città gli over 65, che rappresentano il 17% della popolazione, non godrebbero più di alcun servizio: l'assistenza domiciliare sarebbe ferma da mesi e a dicembre scorso anche gli abbonamenti agevolati per l'utilizzo dei mezzi pubblici sarebbero stati tagliati, come i carnet di biglietti gratuiti Amat per gli anziani che non sarebbero ancora stati erogati. Secondo gli ultimi dati in possesso del Settore Attività Sociali del Comune, sempre in riferimento all'anno della ricerca, le cose non starebbero così. "Nel 2007 i ricoveri in case di riposo sono stati 350, il servizio di assistenza domiciliare ha riguardato 450 anziani. Sono state inoltre distribuite tessere Amat per il trasporto anziani a 4.950 utenti. Sono stati erogati contributi a sostegno dell'assistenza, in favore di 25 centri per anziani dislocati nel territorio cittadino. E infine, ai sensi della legge 328 del 2000, è stato attivato un centro aggregativo per anziani con 400 utenti. Dati che sottolineano come l'amministrazione comunale sia attenta al benessere dei concittadini over65". Sempre secondo lo studio del Politecnico di Milano, nel 2007 Palermo, pur avendo provveduto a un numero di anziani decisamente inferiore a quello di altri comuni, è stata la terza città per spesa, con una cifra che supera i seimila euro per assistito a fronte di un servizio di due ore al giorno. Meno solo di Trento che spende quasi ottomila euro a persona e di Torino che supera i settemila. E per difendere i diritti degli anziani, tutta la Fnp Cisl del Paese l'11 giugno si ritroverà in piazza del Popolo a Roma. |
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