anno 4
n. 15
20 aprile 2009
sommario


PRIMA 
- EDITORIALE
Screening al seno: sbaglia chi fa o chi non fa? (di Michele Guccione)
- PUNTI DI VISTA A volte è buona sanità… 
a volte no 
(di Diego Fabra)

pag. 2: MEDICINA
-
Donne: mantenersi giovani con la “cosmeceutica” Dalla natura una linea di prodotti per curare la pelle
- Centotrenta milioni di euro ai Distretti socio-sanitari

pag. 3: MEDICINA
- Nozze d'argento contro la fibrosi cistica (di Giusy Egiziana Munda) 

pag. 4:  PROBLEMI SOCIALI
-
Tuo figlio va male a scuola? Forse ha problemi di relazione(di Viviana Cinque) 
- Coop Fenice: case-famiglia per minori maltrattati  (di Mariella Falzone) 
- Quando i beni di prima 
necessità diventano un lusso
(di Viviana Cinque) 

pag. 5:  MEDICINA
- Samo, un modello di ospedalizzazione 
domiciliare per il malato oncologico
(di Alessandra Gualdani)
- L'importanza della psico-oncologia nell'aiuto al malato terminale (di Angela Ganci)
- Complicanze alla bocca 
nel paziente terminale
(di Rita Coniglio) 

pag. 6: RUBRICHE 
- Consigliati

pag. 7: RUBRICHE 
- L'ANGOLO DELL'AVVOCATO
Invalidi per malattia psichica  (di Eugenio Scotto Di Tella)
- MANGIARBENE Le fave, ricche di potassio (a cura dello Studio Nutrizione e Dietetica)
- Annunci immobiliari

pag. 8: CERCHI UNA FARMACIA?

- Farmacie di turno

pagina 5 - MEDICINA
L'importanza della psico-oncologia nell'aiuto al malato terminale
di Angela Ganci - Psicologa psicoterapeuta, mediatrice familiare e-mail

Giovane campo di intervento della psicologia, la psico-oncologia è un'area di "collegamento" tra l'oncologia medica e la psicologia nell'approccio al paziente con tumore, alla sua famiglia e all'équipe che di questi si occupa. 

Curare un paziente oncologico, infatti, significa guardare alla malattia organica, ma soprattutto alle conseguenze psicosociali del cancro: reazioni di rabbia, tristezza, mancanza di concentrazione, perdita di appetito, con una netta tendenza all'isolamento sociale.

Si assiste ad un rifiuto del corpo, vissuto come minaccioso ed inutile, perchè malato, e ciò non consente di utilizzare le energie psicofisiche necessarie alla cura. 

Attraverso un "lavoro di sostegno" che fornisca una relazione stabile e rassicurante con i medici, gli operatori ed i familiari, la psico-oncologia aiuta a fronteggiare lo scoraggiamento scatenato dalla paura di poter più ritornare ad una vita dignitosa, che spesso persiste anche alla fine di lunghe e pesanti terapie.

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