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Le fave, ricche di potassio | |||
a cura dello Studio Nutrizione e Dietetica | |||
Leguminosa dal gusto pieno e molto particolare, la fava viene consumata sia fresca che secca. E' molto indicata nelle infezioni dell'apparato urinario, nelle calcolosi renali e nelle disurie (ridotta produzione di urina) grazie alla grande quantità di potassio che contiene e che riesce anche ad alcalinizzare il nostro organismo. E' altrettanto utile in tutte le patologie a carico del fegato ed in caso di stitichezza per la buona percentuale di fibre. Nella forma fresca apporta buone quantità di zolfo, magnesio, zinco, rame che la rendono utile in tutti i casi di affaticamento fisico e mentale. Sceglietela di colore brillante, senza macchie, regolare, con baccello turgido. Per verificarne la freschezza provate a spezzare in due un baccello: il suono dev'essere pari ad uno schiocco. Sgusciate le fave solo al momento dell'utilizzo per evitare che perdano la loro tenerezza. Pensate che sono i legumi più leggeri e digeribili dopo i fagiolini. Preparazione: Sbucciate la cipolla, fatene due metà e tagliatela a fettine molto sottili che farete soffriggere per circa 5 minuti a fuoco basso con 5 cucchiai di olio. Unite le fave ed alzate la fiamma insaporirle tenendole sul fuoco per altri 3 minuti circa. Aggiungete 2 dl di acqua calda e coprite continuando a cuocere per altri 15 minuti circa, fin quando le fave sono diventate tenere. Salatele e grattuggiatevi sopra il pecorino romano utilizzando possibilmente una grattugia a fori medi. Nel frattempo, cuocete la pasta in acqua bollente salata, e aggiungete all'acqua di cottura l'olio non utilizzato. Scolatela al dente e versatela nella padella in cui avete preparato il condimento; fatela mantecare per qualche secondo. Toglietela dal fuoco e aggiungete la menta spezzettata, fiocchetti di ricotta, il pecorino e pepe a volontà. |
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