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Va in pensione la commissione di massimo scoperto, ma le banche sono pronte a riproporla con altro nome | |||
di Andrea Garibaldi Pace - e-mail | |||
Il decreto anticrisi convertito nella legge 02/2009 ha finalmente sancito che la commissione di massimo scoperto, cosi come le banche la facevano pagare ai cittadini, è fuori legge. Le banche, infatti, imponevano ai loro correntisti, oltre agli interessi pattuiti sul fido o sull'extrafido, una costosissima commissione per tutta la durata di ogni trimestre di utilizzo, anche se il cliente aveva usato il fido per un solo giorno o per pochi euro. Il decreto anticrisi, modificato il 26 giugno scorso, ha infatti posto un tetto massimo dello 0,5% per trimestre sull'importo dell'affidamento, quale corrispettivo per il servizio di messa a disposizione di somme a favore del cliente, ma, soprattutto, ha sancito che la commissione di massimo scoperto dev'essere specificatamente approvata per iscritto e che, soprattutto, il tasso debitore può essere riferito solo alle somme effettivamente utilizzate e deve, comunque, essere proporzionata all'importo ed alla durata del fido. Ma le banche hanno già inventato a danno dei consumatori nuove voci di spesa (penale o indennità per lo sconfinamento, corrispettivo sull'accordato, ecc…) per continuare a lucrare costi maggiori. Il conto corrente delle Banche Italiane è il più costoso d'Europa, con costi che vanno dai 65,50 ai 152,70 Euro, oltre ai bolli di legge. Ma, soprattutto, i consumatori non sono ben informati dei costi fissi e variabili di un conto corrente.Infatti, ogni movimento di denaro va registrato ed ogni registrazione fa scattare un costo: ad esempio, l'utilizzo del bancomat o degli assegni per pagare l'affitto o il condominio, il pagamento di un bollettino, o di una rata di prestito pagata dalla banca, un versamento di denaro liquido, l'accredito dello stipendio e via dicendo. Lo Sportello Tutela Credito è intervenuto decisamente a favore dei consumatori soci, ricercando tra le varie offerte quella più a buon mercato e con i costi più bassi per operazione stipulando direttamente un accordo con un istituto di credito e, soprattutto permettendo di avere il conto corrente on-line e la carta di credito su base coperta, anche a chi ha problemi con le banche o ha subito protesti (e sono molti in questo momento di crisi), per continuare ad operare in questa difficilissima fase di economia. Per qualsiasi informazione o consiglio, ricordiamo che lo Sportello ha attivato un call-center (091334492) ed un sito Internet (www.sportellotutelacredito.it) sempre a disposizione. |
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