pagina 1 - PUNTI DI VISTA | |||
Un percorso originale tra tatuaggi e piercing | |||
di Diego Fabra - e-mail | |||
La pelle come un libro. Dopo il primo impatto decido di entrare nel mondo della mia giovane paziente, guardando coi suoi stessi occhi l'esplosione di colori e disegni che la dipingono. Guardo per primo un triangolo che non si chiude: a spirale diventa sempre più grande, come un percorso infinito. Ne parliamo. Mi spiega che simboleggia il suo rapporto col mondo divino. Il triangolo richiama simboli cristiani e l'infinito sembra un segno di speranza. È il momento di un coloratissimo disegno orientale. Ne ammiro la fattura. Chi lo ha fatto deve essere davvero molto competente. La ragazza sembra sorpresa. È proprio così. In quell'occasione si era rivolta a uno specialista del settore. Si trovava a Roma e in quel periodo stava leggendo molto sulle civiltà orientali antiche. Ne era rimasta affascinata. Mi piace sempre più parlare con la giovane paziente. Critico un po' il piercing, convenzionale e, per me, di cattivo gusto: la lingua è uno dei posti più scadenti da ornare. Spostando il mio punto di osservazione mi è parso tutto diverso. Non dico che mi appartenga questo mondo un po' tribale che si va diffondendo, ma il mio spirito critico (una volta tanto) ha ceduto alla voglia di vedere la vita con occhi diversi. Una strana serenità mi pervade mentre saluto la giovane paziente, visibilmente contenta. |
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