anno 4
n. 28
20 luglio 2009
sommario


PRIMA 
- PUNTI DI VISTA
Un percorso originale
tra tatuaggi e piercing
(di Diego Fabra)

pag. 2: ATTUALITA’
-
Inail Sicilia e Anio: un protocollo d'intesa per migliorare la qualità della vita dei malati d'infezioni ossee
- Un trattamento di bellezza che risponde a tutte le esigenze 

pag. 3: MEDICINA
- L'importanza della chirurgia laparoscopica in Urologia  (di Giuseppe Lauria) 
- Villa Santa Teresa cerca volontari per uno sportello “informa cancro” 
- Per la Giornata dell'incontinenza esami gratuiti al Buccheri La Ferla

pag. 4:  PROBLEMI SOCIALI
-
Crisi di coppia: cause e riflessioni di un malessere sociale (Giusy Egiziana Munda)
- Un anno di attività per Radio fuori Banda

pag. 5:  PROBLEMI SOCIALI
- CEPPAM, un progetto per la prevenzione dei fenomeni di abuso e maltrattamento a danno dei minori (Mariella Falzone)
- Influenza delle malattie cardiovascolari sulla parodontite (Rita Coniglio)

pag. 6: SALUTE E BENESSERE
-I discorsi del bollino blu: Qualche consiglio pratico per affrontare le vacanze (Giovanni Alberti )
- Consigliati

pag. 7: EVENTI
- La più antica corsa europea a Castelbuono  (Pierpaolo Maddalena)
- Una fiera per ricordare le tragedie del Terzo Mondo (Valeria Russo)
- Annunci Immobiliari

pag. 8: CERCHI UNA FARMACIA?
-
Farmacie di turno

pagina 5 - PROBLEMI SOCIALI
CEPPAM, un progetto per la prevenzione 
dei fenomeni di abuso e maltrattamento a danno dei minori
di Mariella Falzone - e-mail

Nel nostro progredito mondo occidentale la sensibilità alla condizione dell'infanzia vittima di violenza e abuso, ha iniziato a svilupparsi da poco più di trent'anni, da quando nel 1962 Kempe, pediatra statunitense precursore del movimento di tutela dei minori, ha identificato la celebre Battered Child Syndrome. Nel 1976 anche l'Europa si accorge del problema, con il primo congresso internazionale tenutosi a Ginevra presso l'O.M.S; l'Italia, sul finire degli anni Settanta, ha iniziato a sviluppare un'attenzione al fenomeno, tuttavia, a distanza di diversi decenni, la consapevolezza della comunità circa le implicanze psicologiche e la complessità del fenomeno è, a tutt'oggi, piuttosto limitata.

Persiste, infatti, una declinazione del ruolo genitoriale attraverso una massima attenzione ai bisogni materiali dei figli e un'incapacità a percepirne i bisogni di definizione di sé, di rassicurazione e di autonomia, relativamente alle scelte concrete e alla dimensione emotiva e affettiva. 

Questa incapacità all'inizio della vita del bambino, ma anche in altri stadi evolutivi, produce una distorsione della relazione, un danno fisico, psichico, intellettivo e sociale. 
Solitamente, inoltre, le famiglie maltrattanti non chiedono esplicitamente un aiuto; il più delle volte si nascondono dietro una facciata di rispettabilità, non ammettono alcuna responsabilità nel generare sofferenza ai propri figli.

A tal proposito, i cittadini, le associazioni, le istituzioni hanno, a seconda dei diversi contesti e ruoli, il dovere civile ed etico di far fronte al problema nelle diverse situazioni.
Nella nostra città, in un arco temporale compreso tra novembre 2008 e settembre 2009, la Società Cooperativa Eureka, con esperienza maturata nel settore della prevenzione dei fenomeni di abuso e maltrattamento minorile, in patnership con la Provincia Regionale di Palermo, l'Ausl 6 di Palermo, il Servizio di Psicologia e l'Associazione Progetto Giovani, ha avviato il Progetto C.E.P.P.A.M ( Centro provinciale per la prevenzione dei fenomeni di abuso e maltrattamento a danno dei minori).

Il progetto, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per i diritti e le pari opportunità, ha previsto un modello d'intervento articolato a diversi livelli operativi: 
- trasferimento di metodologie idonee alla prevenzione, nell'ambito delle tematiche inerenti l'abuso sessuale, il maltrattamento ai danni dei minori, i comportamenti di prevaricazione e gli atteggiamenti prevaricanti, in particolare, è stata facilitata l'integrazione in rete tra servizi e tra figure professionali;

- trasmissione di competenze per affrontare le situazioni che producono maltrattamento e abuso ad allievi, genitori e operatori scolastici di scuole d'infanzia, scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, ricadenti in ben dieci distretti socio-sanitari. 

Il percorso del progetto si articola attraverso le seguenti azioni: costituzione di un osservatorio per la raccolta ed elaborazione di dati sull'infanzia e l'adolescenza; l'avvio di un corso di formazione sulle tematiche dell'abuso e del maltrattamento; la costituzione di gruppi di riflessione sui diritti dell'infanzia e della adolescenza; la costituzione di successivi gruppi di riflessione sui comportamenti di prevaricazione.

Roberto Rizzo, psicologo psicoterapeuta, responsabile delle attività sociali della società cooperativa Eureka, da noi intervistato, ha dichiarato: "La maggior parte delle azioni suddette sono state poste in essere con successo, e proseguiranno sino alla conclusione del progetto, prevista per il settembre prossimo". 

progetto  e realizzazione edizioni associazione nell'attesa - © tutti i diritti riservati