pagina 6 - SPECIALE DERMATOLOGIA | |||
Crispi: “Da terzo mondo la situazione dei disabili” | |||
di Francesco Trupia - e-mail | |||
Un intervento mirato sull'area della disabilità con l'attuazione del piano triennale della Regione siciliana. È quello che chiede il responsabile del Coordinamento H, Salvatore Crispi, che aspetta una risposta in tempi brevi dal Governatore dell'Isola, Raffaele Lombardo. "È essenziale applicare con puntualità la programmazione esistente sulla disabilità - spiega - perché altrimenti le persone diversamente abili continueranno a vivere con difficoltà sempre più crescenti, in condizioni degradanti e poco dignitose. Abbiamo leggi europee e italiane ottime, ma sul territorio mancano in questo momento i servizi primari anche per sostenere l'integrazione sociale. Siamo quasi da terzo mondo. Non vogliamo essere dimenticati". Crispi ha scritto per la terza volta una lettera privata al presidente della Regione in cui ha sottolineato l'importanza di riavviare i lavori del tavolo tecnico per la realizzazione delle politiche sociali istituito nel 2003 dai vertici dell'Isola. "È indispensabile - aggiunge il responsabile del Coordinamento H -. Uno strumento per avere una visione organica e globale della stessa area di disabilità, evitando la sovrapposizione e la duplicazione d'interventi. Non è accettabile la dispersione in mille rivoli delle già scarse risorse economiche disponibili. Estremamente utili per la realizzazione dei servizi distribuiti omogeneamente sul territorio. Siamo indietro rispetto ad altre realtà e dobbiamo recuperare in fretta". Proprio per questo motivo il Coordinamento H ha chiesto un incontro urgente alla Presidenza della Regione, senza ritardi ulteriori, tra i suoi impegni istituzionali e politici. L'appello è stato lanciato in maniera chiara, adesso il pallino passa nelle mani della Regione siciliana che ha le armi, soprattutto col tavolo tecnico per la realizzazione delle politiche sociali, per riportare un sorriso sul volto di chi deve muoversi su una strada ogni giorno più in salita. Di chi non si vuole sentire ai margini della società. |
|||
|