pagina 4 - SPECIALE DONNE | |||
Una storia ancora da scrivere... | |||
di Giulia Valenti - e-mail | |||
La storiografia e la politica si sono divise sull'origine dell'evento celebrativo dell'8 marzo, tanto da creare diverse scuole di pensiero. Cominciamo da due date certe: la prima Giornata della donna, voluta dal Partito socialista americano, si tenne negli Stati Uniti nel 1909, mentre fu l'anno successivo a Copenaghen che, con la seconda Internazionale socialista, 17 Paesi decisero di dedicare una festa alle rivendicazioni tutte al femminile. Per il resto, cronaca e propaganda si intrecciano. Infatti, qualcuno vorrebbe agganciare l'8 marzo ad uno sciopero proclamato dalle operaie dell'industria tessile "Cotton" di New York nel 1908. L'8 marzo il proprietario della fabbrica bloccò le uscite, scoppiò un incendio e le 129 operaie non ebbero scampo. Secondo altri esistono documenti attendibili su un fatto di cronaca simile, accaduto sempre a New York, ma nel 1911 alla "Triangle Shirtwaist Company". Altra data è il 23 febbraio 1917 (l'8 marzo per il calendario gregoriano): San Pietroburgo, madri, mogli e figlie di soldati impegnati nella "Grande guerra" manifestarono in modo imponente per chiedere il ritorno dei loro cari. Tuttavia l'Occidente non volle lasciare alla Rivoluzione russa la primogenitura dell'evento e preferì spostare a New York i natali della festa. In Italia la giornata della donna fu rilanciata nel 1946 dall'Unione Donne Italiane, associando all'8 marzo il fiore simbolo, la mimosa, un fiore di stagione, coloratissimo che costava, allora, veramente poco. Per il resto è storia recente. Dal 1975 le Nazioni Unite celebrano la giornata della donna proprio l'8 marzo. (g. v.) |
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