anno 4
n. 8
2 marzo 2009
sommario


PRIMA 
- Editoriale
Le tre “regole rosa” che ci rendono forti (di Barbara Cittadini)

pag. 2: SPECIALE DONNE
-
Assunta e Lavinia, donne coraggio contro i pregiudizi (di Giulia Valenti) 
- La difficile conciliazione di lavoro e famiglia per la donna: i sensi di colpa  (di Angela Ganci) 
- Musica in biblioteca

pag. 3: VIOLENZA SULLE DONNE
- Storia di L
- Le Onde: a Palermo i centri per le donne vittime di violenza (di Giusy Egiziana Munda) 

pag. 4:  SPECIALE DONNE
-
La falsa parità pagata a prezzo doppio (di Giulia Valenti) 
- Una storia ancora da scrivere... (di Giulia Valenti) 
- Una giungla di leggi, come se la donna fosse una specie protetta (di Giulia Valenti) 

pag. 5:  LE NOSTRE INIZIATIVE
- Un controllo al seno può salvare la vita (di Daniela Lo Sasso e Maria Gambino)
- Prevenzione tumore alla mammella, nasce il "Progetto Venus". Alle nostre lettrici visite ed esami gratis dal 2 al 9 marzo 

pag. 6: DONNE SPECIALI
- L'angelo in camice bianco dei bambini (di Viviana Cinque )
- Consigliati

pag. 7: DONNE SPECIALI
- “Diritti a rischio, impegniamoci tutte di più” (di Giovanna Marano)
-
Ancora poche le donne nel mercato del lavoro, sempre più precarie (a cura dell’ Associazione dei Giovani Consulenti del Lavoro di Palermo)

pag. 8: CERCHI UNA FARMACIA?
- Farmacie di turno
- Annunci immobiliari

pagina 7 - DONNE SPECIALI
“Diritti a rischio, impegniamoci tutte di più”
di Giovanna Marano - Segretaria Generale Fiom Cgil Sicilia

L'otto marzo è sempre un momento di bilanci. Ricor-dando Rosaria Priolo, palermitana, spentasi prematuramente, un simbolo della tenacia delle donne che dell'impegno sindacale e politico ha fatto l'epicentro della propria esistenza, vorrei focalizzare le condizioni in cui nel nostro territorio le donne vivono il lavoro. Stiamo attraversando non solo una crisi economico-sociale tra le più dure che la nostra generazione abbia mai conosciuto, ma viviamo da anni un forte cambiamento del mondo del lavoro del quale le donne hanno le ricadute più negative. Diritti che sembravano già scontati, vanno via via indebolendosi. Il diritto alla maternità che ha segnato la svolta delle conquiste di tutela legislativa delle lavoratrici è diventato una chimera per molte precarie che con contratti di collaborazione occasionale, quando restano incinte, non hanno una condizione contributiva che consenta loro di essere protette e tutelate. Inoltre, i contratti più diffusi tra le giovani donne, come il contratto a progetto o il contratto di lavoro interinale, sono formule di lavoro flessibile che alternano periodi di disoccupazione a periodi di lavoro, con tutte le conseguenze prevedibili sul futuro pensionistico femminile.
Ricordando Rosaria, esemplare delegata appassionatamente impegnata nel riconoscimento dei diritti nella storica azienda Gulì, è giusto sottolineare quali siano oggi, 8 Marzo 2009, le tematiche che le delegate discutono e affrontano più frequentemente con le lavoratrici. Sono: la precarietà, il salario, l'occupazione, la previdenza, il welfare.
Della precarietà ho già detto, mentre per il salario è noto, come a parità di attività, mansione e professionalità nelle aziende private, le donne vengano retribuite meno degli uomini
L'occupazione: perché l'accesso al lavoro di figlie, sorelle, nuore, cognate è il miraggio di tante lavoratrici che nell'universo della disoccupazione femminile siciliana, lottano perché si realizzino regole e spazi di accesso al lavoro, per rispondere adeguatamente alla domanda di lavoro femminile nel nostro Sud.
Si discute inoltre di previdenza con al centro del dibattito la proposta di innalzamento dell'età pensionabile. Si riaffaccia ciclicamente sulla vita delle lavoratrici l'incubo di vedere ridefinito il tetto dell'età pensionabile. Senza considerare il sovraccarico evidente sulle spalle delle lavoratrici, stritolate tra lavoro di cura e professione, lo Stato negherebbe così il risarcimento dovuto a chi ancora somma fatica a fatica.
C'è infine la questione del welfare: dai servizi per l'infanzia, gli asili nido, a quelli per gli anziani. Il loro recente ridimensionamento e rincaro da parte degli enti locali, sovraccarica di lavoro di cura le donne. Tutto ciò, inoltre, spesso obbliga le lavoratrici a scegliere il part-time,che penalizza peraltro la possibilità di fare carriera.
Questi sono i temi ricorrenti che sintetizzano come il percorso delle donne nel lavoro sia ancora tutto in salita e ad ostacoli.
Tuttavia, quando l'accesso al lavoro avviene per selezioni trasparenti e rigorose, l'ingresso delle donne è sempre premiato. Basti osservare le quote sempre maggiori di donne magistrato, per vedere all'orizzonte un futuro dove le donne sempre più numerose, avranno più spazio degli uomini nelle professioni più prestigiose e di maggiore responsabilità.
Per far sì che questo orizzonte sia sempre più vicino, occorre l'impegno fattivo e propositivo di tante di noi nella vita sociale e politica. La necessità di questo impegno va ricordato in una ricorrenza come l'otto marzo, in onore anche della memoria di donne come Rosaria.

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