Abbiamo la vita, ma non ci è arrivata per caso. Ci è stata donata. Dovremmo ricordarcelo sempre. E dovremmo comportarci in modo coerente. Spesso, invece, se ci va tutto bene, guardiamo ai problemi degli altri con indifferenza, con fastidio: "tanto non viene per me, non mi riguarda", è il classico commento. Solo quando ci capita un fatto negativo o ci colpisce una sofferenza, in quel caso apriamo gli occhi e ci accorgiamo che attorno a noi c'è un mondo di persone che soffrono. 

Non dobbiamo aspettare di diventare come coloro che il dono della vita non hanno più la possibilità di goderselo. Abbiamo il dovere - se non il piacere - di aiutare coloro ai quali è rimasta solo la speranza: che qualcuno passi e si accorga di loro. Barbara Cittadini, presidente regionale dell'Aiop, l'associazione delle case di cura private, seppur in un momento assai delicato nei rapporti del suo settore con la Regione, ha deciso di donare 1.000 euro al nostro fondo di garanzia per il microcredito che aiuterà tante persone bisognose. 

Pino Lo Giudice prega giorno e notte per le guarigioni e sfama ogni giorno 30 famiglie indigenti. Marcello Ceraulo scrive commedie e le mette in scena con un gruppo di volontari per allietare la vita degli anziani nelle case di riposo, che hanno perduto affetti, compagnia, legami con il mondo, restituendo loro il gusto di vivere. Sergio Infuso dedica tutto il suo tempo ad aiutare i bisognosi dei quartieri Noce e Zisa. 

Gigi Rizzo, cardiotrapiantato, incoraggia e conforta chi vive sperando in un trapianto. La festa di San Valentino è dedicata al cuore, non solo a quello degli innamorati. Abbiamo bisogno di avere trapiantato un cuore? Il cuore della generosità, della disponibilità ad aiutare chi soffre? Il nostro giornale cerca di sostenere chi ha bisogno e chi aiuta i bisognosi. 

Chi può, doni un poco di denaro alla nostra o ad altre iniziative. Chi non ne ha, aiuti noi e gli altri con il proprio tempo, o solo con una telefonata o una lettera. Non bisogna aspettare che ci capiti qualcosa per diventare buoni.