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L'asparago, un "germoglio" dolce e prelibato | |||
a cura dello Studio Nutrizione e Dietetica | |||
L'asparago deriva il nome dal latino, asparagus, cioè germoglio. Lo si conosceva già nell'antica Mesopotamia e si diffuse presso l'antica Roma, dove si diceva che possedesse proprietà curative in gradi di rigenerare il corpo umano. È una pianta di lunga durata, con fusto sotterraneo che si allunga all'inizio dell'estate. I fusti sono di colore bianco finché non spuntano in superficie. La luce del sole vira il colore verso il rosa e poi verso il verde. Il sapore è dolciastro. Possiede notevoli proprietà diuretiche e contiene asparagina, che conferisce all'urina il tipico odore. Diventa così un indice di buona funzionalità renale. Infatti già dopo poche ore dall'ingestione, in presenza di una buona funzione renale, deve comparire l'odore caratteristico. Preparazione: lavate gli asparagi e tagliateli in pezzi lunghi circa 3 cm, scartando le parti del gambo più dure. Mettete sul fuoco 3/4 di litro di acqua e, quando l'acqua avrà raggiunto il bollore, versateci gli asparagi, i piselli ed il riso. Salate e riducete la fiamma mantenendo un leggero bollore costante. |
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