Il lavoro domestico è quello svolto dai lavoratori che prestano la loro attività lavorativa al servizio della vita familiare del datore di lavoro, con mansioni di addetti alle pulizie (colf), cuochi, baby sitter, badanti, ecc…

In base al grado di professionalità ed istruzione del lavoratore lo stesso può essere inquadrato in 4 diverse categorie, che presentano, fra l'altro, distinzioni di tipo retributivo. Tra le parti è obbligatorio stipulare il contratto (lettera di assunzione) per iscritto, contenente tutti gli elementi distintivi del rapporto di lavoro (ad esempio l'orario, la retribuzione, le ferie ecc…). Il lavoratore può essere assunto anche se non è iscritto nelle liste del collocamento.

I documenti necessari per l'assunzione sono: la copia del documento d'identità(carta d'identità o passaporto) in corso di validità; la copia del codice fiscale; il certificato di residenza o autocertificazione; la copia del permesso di soggiorno (solo per i lavoratori extracomunitari); la dichiarazione dei genitori di autorizzazione al lavoro domestico e certificato di idoneità rilasciato dalla Ausl (solo per i minorenni).

Si precisa che ancora per tutto il 2009 per l'assunzione dei cittadini bulgari e rumeni, vige lo stesso sistema dei cittadini comunitari.La modalità operative di assunzione prevedono che sino al 14 marzo 2009 la comunicazione di assunzione si presenta al centro per l'impiego territorialmente competente tramite modulo "Unilav", scaricabile dal sito del Ministero del Lavoro (www.lavoro.gov.it) in forma telematica o cartacea entro il giorno antecedente la data di assunzione; dal 15 marzo 2009 la comunicazione di assunzione si presenterà esclusivamente all'INPS, con un nuovo modello denominato "Unidom" (non ancora disponibile) in forma telematica o cartacea entro il giorno antecedente la data di assunzione.

I documenti da consegnare al la-voratore sono: il contratto (lettera di assunzione); il prospetto paga mensile (non obbligatorio, ma consigliato) da fare firmare per ricevuta, nel quale non devono essere effettuate trattenute fiscali in quanto il datore di lavoro non è sostituto d'imposta; la certificazione annua dei redditi corrisposti (sostitutiva del modello CUD); il prospetto liquidazione (TFR) alla cessazione del rapporto.

Il trattamento retributivo prevede che il lavoratore domestico ha diritto a percepire una retribuzione non inferiore ai minimi stabiliti dal contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori domestici. I suddetti minimi sono stati aumentati per l'annualità 2009 dal rinnovo del contratto del 20 gennaio scorso. Inoltre, il lavoratore ha diritto alla fruizione di 26 giorni di ferie l'anno ed in occasione del Natale alla tredicesima mensilità.

I contributi, devono essere versati trimestralmente entro il giorno 10 del mese successivo al trimestre antecedente (10 aprile, 10 luglio, 10 ottobre, 10 gennaio), mediante la compilazione dei bollettini postali specifici inviati dall'inps dopo l'avvenuta assunzione. Sarà cura del datore di lavoro richiedere all'Inps, prima dell'esaurimento ulteriori bollettini.
Il lavoratore ha altresì diritto ad una serie di prestazioni previdenziali e assistenziali direttamente da parte dell'Inps e dell'Inail (pensione, assegno familiare, rendita per infortunio sul lavoro, indennità di disoccupazione, maternità, malattia ecc...).

I datori di lavoro hanno diritto alle detrazioni/deduzioni fiscali per le colf. In particolare è possibile dedurre dal proprio reddito i contributi a carico del datore di lavoro versati nell'anno solare all'Inps nei limiti di 1.549,37 euro annui; per i badanti (addetti all'assistenza di soggetti non autosufficienti) è possibile detrarre dall'imposta lorda il 19% delle spese nei limiti di 2.100,00 euro annui.