pagina 2 - TESTIMONIANZE - punti di vista | |||
Piccolo mondo antico | |||
di Diego Fabra - e-mail | |||
Mentre andiamo in stampa stiamo lavorando alacremente a un progetto a vantaggio di anziani non autosufficienti. Si tratta di costruire un ambiente idoneo al più giusto modo di vivere la natura e le buone relazioni (anch'esse "naturali") anche se affetti dalle più gravi conseguenze dell'età. Di più non posso anticipare. Ma, progettando, si sa, si finisce col vivere interiormente le condizioni altrui. Immaginare cosa possa far bene a chi non dispone più delle proprie facoltà decisionali e intellettive vuol dire provare a mettersi in panni decisamente scomodi. Cosa si nasconde dietro i volti sperduti nella smemoratezza? Quale importanza ha, nel mondo, un uomo o una donna che non riesce più a comunicare nemmeno il proprio bisogno di acqua o di riposo o di cibo o di pulizia? Quanto vale una vita improduttiva e, apparentemente, vuota? Sono domande che sorgono quando ci colpisce da vicino la malattia che trasforma un essere umano nella sua copia vegetativa. Spesso è l'impotenza il sentimento che prevale nei familiari del malato, a volte la rabbia. In genere, però, il tutto si traduce nell'isolamento. Questa è la condizione "dell'anziano che non serve": l'isolamento. Ma una comunicazione può sempre avvenire. Sempre e in qualsiasi condizione. Lo dimostra la pazienza statuaria di coloro che assistono con amore anche i decerebrati. Comunicare non vuol dire solo parlare e capirsi. Significa molto più spesso trasferire sentimenti ed emozioni, evocare vecchi ricordi attraverso sapori, odori e suoni. Ci sono persone specializzate nella "comunicazione non verbale", cioè nell'arte di percepire e far pervenire i contenuti senza adoperare parole, che riescono a far vivere la normalità della relazione, anche a chi da tempo vive l'isolamento. Entrare con serenità e dolcezza nel "piccolo mondo fatto di antiche cose" può riservare sorprese inaudite, distese di serenità, ma soprattutto la soddisfazione di aver restituito un senso a persone come noi, assetate d'amore… come noi.
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