anno 4
n. 39
26 ottobre 2009
sommario



PRIMA
- EDITORIALE
Spegniamo tre candeline (di Michele Guccione)

pag. 2: ATTUALITA'
-
Operativo l'arbitro per la risoluzione delle controversie tra i consumatori e gli istituti finanziari (a cura dello Sportello Tutela Credito)
- SERIT: potenziati servizi e sportelli 
a disposizione dei cittadini palermitani
(Fonte: Ufficio stampa della SERIT)

pag. 3: LA PAROLA AI LETTORI
-
Fannulloni e raccomandati, servizi che non funzionano Proviamo a fare un "blog su carta" (di Michele Guccione)
- Grazie all'Amat ho perso il lavoro (una lettrice)

pag. 4:  MEDICINA
-
Screening agli occhi: i nostri lettori premiano l'iniziativa (di Roberta Gizzi )
- I DISCORSI DEL BOLLINO BLU Qualche consiglio per il corpo dopo le vacanze estive(di Giovanni Alberti)

pag. 5: MEDICINA
-
Alzheimer: non facciamo affondare la piccola barca (di Giusy Egiziana Munda)

pag. 6: PSICOLOGIA
-
Ansia e depressioni nelle amplificazioni televisive (di Cettina Mezzatesta)
- Consigliati

pag. 7: RUBRICHE
- Annunci immobiliari

pag. 8: CERCHI UNA FARMACIA?
-
Turni delle farmacie
pagina 6 - PSICOLOGIA
Ansia e depressioni nelle amplificazioni televisive
di Cettina Mezzatesta - Psicologa - cet74@libero.it

Oggi il mondo e il modo in cui viviamo condiziona i nostri stati emotivi, inducendo pensieri di ogni tipo. Purtroppo, le cronache giornaliere sono piene di episodi in cui vengono descritte persone che vagano da un apparente stato di "sanità" ad uno stato di "patologia o aberrazione". Sono bombardamenti televisivi tra i quali è difficile orientarsi.
E' necessario precisare immediatamente che queste situazioni, contrariamente a quando viene raccontato, non accadono improvvisamente.

Chi commette azioni eccessive, ha manifestato stati alterati più sfumati che possono avere allarmato le persone immediatamente più vicine: improvvisi cambi di umore, chiusura relazionale o eccessiva e immotivata euforia, improvvise quanto inopportune gelosie, ecc…

Una possibile chiave di lettura per queste alterazioni può essere data da un'impossibilità da parte di alcune persone a comprendere il proprio comportamento, le proprie altalene emotive e al fatto di non averne parlato con i familiari, né, tanto meno, con specialisti.
In un mondo permeato da un tempo concitato e veloce, sembra non ci sia lo spazio per prendersi cura di se stessi a prezzo della propria emotività, salute, ma, anche, a prezzo di distruggere le persone a cui teniamo.

L'ansia è diventata uno stato perenne di attivazione, essere tristi un imperativo, spesso dettato dai problemi quotidiani. Molti mi chiedono: "Quando allarmarsi? Quando c'è bisogno dello specialista psicologo?"

Uno stato d'ansia o depressivo, che duri per un periodo limitato e che non sia così intenso da limitare le normali attività giornaliere e le relazioni, va considerato normale. 
Al contrario, uno stato che si protrae nel tempo, anche se provocato da un fatto oggettivo, ma che ostacola la vita quotidiana, va preso in considerazione e potrebbe richiedere l'intervento di uno specialista.

Oggi ci sono degli strumenti terapeutici e farmacologici molto appropriati nella cura di ansie e depressioni, ma non occorre sottovalutare i sintomi.

Un'altra domanda è se gli psicofarmaci impediscono il normale svolgimento delle attività. 
Una terapia farmacologica adeguata, prescritta da uno specialista e ben gestita, non crea problemi importanti e permette una normalissima attività lavorativa e familiare.

E' da precisare anche che lo psicologo specialista non è "il dottore dei pazzi", ma si occupa di disagi psicologici di varia natura - dai più sfumati (come i disagi adolescenziali e/o esistenziali) ai più severi (ansie, attacchi di panico, depressioni, fobie, paure, ecc...) - che cerca di comprendere, attraverso un colloquio e degli strumenti conoscitivi, e trovare in modo scientifico una soluzione al tipo di sofferenza che la persona sperimenta, instaurando un clima di fiducia e collaborazione.

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