pagina 6 - PSICOLOGIA | |||
Ansia e depressioni nelle amplificazioni televisive | |||
di Cettina Mezzatesta - Psicologa - cet74@libero.it | |||
Oggi il mondo e il modo in cui viviamo condiziona i nostri stati emotivi, inducendo pensieri di ogni tipo. Purtroppo, le cronache giornaliere sono piene di episodi in cui vengono descritte persone che vagano da un apparente stato di "sanità" ad uno stato di "patologia o aberrazione". Sono bombardamenti televisivi tra i quali è difficile orientarsi. Chi commette azioni eccessive, ha manifestato stati alterati più sfumati che possono avere allarmato le persone immediatamente più vicine: improvvisi cambi di umore, chiusura relazionale o eccessiva e immotivata euforia, improvvise quanto inopportune gelosie, ecc… L'ansia è diventata uno stato perenne di attivazione, essere tristi un imperativo, spesso dettato dai problemi quotidiani. Molti mi chiedono: "Quando allarmarsi? Quando c'è bisogno dello specialista psicologo?" Uno stato d'ansia o depressivo, che duri per un periodo limitato e che non sia così intenso da limitare le normali attività giornaliere e le relazioni, va considerato normale. Oggi ci sono degli strumenti terapeutici e farmacologici molto appropriati nella cura di ansie e depressioni, ma non occorre sottovalutare i sintomi. Un'altra domanda è se gli psicofarmaci impediscono il normale svolgimento delle attività. |
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