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Mutui immobiliari: attenzione allo spread | |||
di Andrea Garibaldi Pace - e-mail | |||
Fino alla fine del 2008 i mutui casa sono stati stipulati prevalentemente a tasso fisso, nell'82,8 per cento dei casi, poiché i consumatori erano scottati dagli eccessivi aumenti delle rate di chi aveva contratto un mutuo a tasso variabile. Nel primo quadrimestre di quest'anno, invece la preferenza accordata ai mutui a tasso variabile è salita dal 17,2 per cento sino al 44,8 per cento del totale nel mercato immobiliare. Tale successo è dovuto essenzialmente all'abbassamento dello Euribor (cioé, il costo standard della provvista di denaro da parte delle banche) che è passato, dalla fine di settembre del 2008 ad oggi, dal 5,12 per cento all'1 per cento circa. Ma, al solito, le banche cercano tutti gli espedienti per lucrare di più a danno dei consumatori. Infatti, mettendo a confronto le condizioni applicate dalle principali banche, si scopre che gli spread (vale a dire, la maggiorazione del tasso, che costituisce il vero guadagno della banca) sono sensibilmente aumentati in pochi mesi con punte del 100 per cento circa in più, specialmente nel caso di mutui di maggiore durata. Chi deve acquistare la casa non si deve accontentare, dunque, della banca più vicina alla sua residenza, ma confrontare più offerte e valutare bene tutte le condizioni. In questo momento bisogna approfittare del denaro a basso costo con il tasso variabile, ma dare la preferenza a mutui con garanzia "cap", cioè con un tetto limite oltre il quale il tasso non potrà comunque salire in futuro, per comprare la casa o per consolidare tutti i debiti, rinegoziando anche il vecchio mutuo. Con i tassi così bassi, infatti, si possono accorpare tutte le rate dei prestiti personali ed al consumo in un unico finanziamento, con l'indubbio vantaggio di pagare a fine mese una rata d'importo minimo e chiudere così con tutte le società finanziarie. Se ai cittadini viene rifiutato dalle banche il mutuo perché hanno avuto ritardi nel pagare prestiti o carte di credito, si possono rivolgere allo "Sportello tutela e credito" (tel. 091334492, sito web www.sportellotutelacredito.it) specializzato nel servizio di cancellazione dalle back-list, con ricorso al Garante della Privacy, authority a sostegno e tutela dei cittadini. |
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