anno 4
n. 17
4 maggio 2009
sommario


PRIMA 
- EDITORIALE
I bambini ammalati 
sono tornati a sorridere (di Michele Guccione)

pag. 2: MEDICINA
-
Quando la sanità incontra i bisogni dei cittadini (di Paolo D'Angelo)

pag. 3: MEDICINA
- Dieta equilibrata e palestra per combattere i chili di troppo  (di Giusy Egiziana Munda) 

pag. 4:  MEDICINA
- PUNTI DI VISTA
Malati di benessere (di Diego Fabra ) 
- L’ANIO, un aiuto per 19.000 casi l’anno  (di Girolamo Calsabianca ) 
- Gli angeli custodi dell'ANIO 

pag. 5:  MEDICINA
- L'acqua, strumento per la crescita e lo sviluppo 
del bambino: l’importanza dei corsi di nuoto
(di Francesco Trupia)

pag. 6: INIZIATIVE
 - “Azzurra 600”, una barca per far veleggiare i disabili(di Francesco Trupia)
- Consigliati

pag. 7: INIZIATIVE
-
La Sagra del carciofo a Cerda, non solo degustazione, ma storia, folklore e spettacolo  (di Pierpaolo Maddalena )
- Concorso letterario "Inventa il tuo mondo ideale"
- Annunci immobiliari

pag. 8: CERCHI UNA FARMACIA?

- Farmacie di turno

pagina 6 - MEDICINA
I ragazzi siciliani fanno poca attività fisica
di Francesco Trupia - e-mail

L'obesità infantile è uno dei problemi più pressanti per la salute pubblica dei Paesi sviluppati. Due le cause: una cattiva alimentazione, ma soprattutto la poca abitudine a fare attività sportiva, ritenuta erroneamente poco importante e in alcuni casi una perdita di tempo. 

In Italia, i dati più recenti indicano un eccesso di peso nel 24% dei ragazzi tra i 6 e i 17 anni e il 15% di obesità infantile. Una recentissima indagine del Ministero della Salute denominata "Okkio alla Salute", effettuata su un campione rappresentativo di bambini (6-11 anni di età) in 18 Regioni d'Italia nel 2008, ha evidenziato sovrappeso nel 23,6% dei bambini e obesità nel 12,3%. Inoltre, le Regioni del Sud mostrano valori più elevati rispetto a quelle del Nord con in testa la Campania che ha un tasso di obesità del 21%, seguita dalla Sicilia, dalla Puglia e dalla Calabria, mentre i valori minimi del 4% in Friuli Venezia Giulia o in Sardegna spiegano come in quelle Regioni lo sport è all'apice della giornata del bambino o comunque non è una ruota di scorta. 

Giuseppe Morici, professore aggregato della facoltà di Medicina e Chirurgia con specialistica di Medicina dello Sport, oltre che ricercatore associato del Cnr, ha studiato questo fenomeno. 

Quali sono i fattori principali dell'obesità infantile? 
"I fattori socio-ambientali sono molto importanti. Le attività extra scolastiche, prevalentemente sedentarie che escludono l'attività sportiva, accoppiate ad un errato comportamento alimentare sono determinanti. L'alterazione fondamentale re-sponsabile dell'obesità essenziale risiede in uno squilibrio del bilanciamento energetico, visto come rapporto tra calorie introdotte con l'alimentazione e dispendio energetico scarso". 

Ci può spiegare meglio il concetto? 
"Si fa poca attività fisica soprattutto al Sud ed in Sicilia. Solo 1 bambino su 10 ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età. Un bambino su 2 addirittura trascorre più di due ore al giorno davanti alla televisione o ai videogiochi. Si fa sport, quando si fa, solo una volta alla settimana. Come mi piace dire, bisogna far crescere il livello di sport nel sangue. Dev’essere cambiata la mentalità di molti bambini senza troppe forzature". 

Come si può arginare il problema? 
"Fondamentale è la partecipazione della famiglia. Far svolgere ai bambini un'attività fisica che sia accettata e correggere gli eventuali comportamenti alimentari sbagliati (mangiare in fretta, mangiare guardando la televisione, fare pasti frequenti nel pomeriggio). Per quanto riguarda l'attività fisica, bisognerà distinguere tra esercizio abituale, come quello giornaliero non necessariamente legato a un'attività sportiva, ed uno fisico, mirato alla riduzione della massa adiposa. Sport che non comportino, però, un eccessivo carico sulle strutture articolari e a basso rischio d'infortunio. Non si devono stressare i bambini". 

Quali sport raccomanda per i bambini con problemi di obesità? 
"Principalmente quelli aerobici. Il nuoto su tutti, ma anche la ginnastica a corpo libero. Si deve ritornare alla cultura dello sport come qualche decennio fa".

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