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Sogna ragazzo, sogna: dai giovani di Brancaccio un messaggio forte per il riscatto dalla mafia |
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di Francesco Trupia - trupia72@libero.it | |||
"È stata una bella esperienza in cui abbiamo voluto dare voce forte a chi lotta giornalmente contro i soprusi". Grande maturità e consapevolezza di un cambiamento nell'aria per i ragazzi della quinta F del Liceo sociopsicopedagogico e linguistico "Danilo Dolci" di Brancaccio nel realizzare il cortometraggio di 15 minuti dal titolo "Sogna ragazzo, sogna". Un video davvero apprezzabile, fatto col cuore. Una riflessione senza retorica sul dramma del lavoro a Palermo ed in Sicilia legato al pizzo ed al racket. Nelle immagini, a supporto di una voce narrante, tante testimonianze di vita quotidiana come quelle di Marco Venturi, presidente Confesercenti; Margherita Konate della Costa d'Avorio, conosciuta come "Mamma Africa"; lo scrittore Roberto Alajmo, l'imprenditore Rodolfo Guajana, i ragazzi di "Addiopizzo" e semplici cittadini. Tutti uniti da un solo comune denominatore: dire basta al pizzo e a quella mentalità mafiosa per cui c'è sempre bisogno di un "aiuto particolare" per vivere in maniera tranquilla. "Questo breve film ha aiutato tutti noi a capire meglio quei problemi con cui ci confronteremo non appena avremo messo un piede fuori dal mondo della scuola per entrare in quello del lavoro", racconta Federica Chiparo, voce narrante del cortometraggio che prosegue: "Abbiamo avuto una lezione di vita che non dimenticheremo. Speriamo di riuscire a farla fruttare, affrontando tutti i giorni con correttezza, ognuno con la propria personalità". All'interno del dvd "Sogna ragazzo, sogna" ci sono dichiarazioni sincere che non tendono a nascondere una Palermo problematica, ma sottolineano come ci sia anche qualcosa di positivo su cui investire. "Alcuni eroi della lotta alla mafia li conoscevamo, altri li abbiamo conosciuti in questi mesi", spiegano Emanuele Viviano, Veronica Sammarco e Giusy De Simone. "Attraverso le loro voci - continuano - sono emerse le zone d'ombra che ancora oggi impediscono alla nostra città di crescere. Non ci dobbiamo abbattere, però, perché il cambiamento è possibile. Bisogna lavorare sul buono che già c'è a Palermo". Dalle parole dei ragazzi della quinta F del Liceo "Danilo Dolci" traspare un orgoglio di fondo e la consapevolezza di quanto sia importante il messaggio trasmesso. "La forza di volontà supera qualsiasi barriera", come sottolinea Marianna Sampino che prosegue sottolineando: "Non si può fare finta che il pizzo, il racket o la mafia non esistono. Bisogna agire in maniera attiva cercando di cambiare le cose. Noi abbiamo tentato di trasmettere un messaggio concreto attraverso l'esperienza di vita di chi non ha abbassato la testa. Io sono convinta, come molti compagni con cui mi sono confrontata, di essere cresciuta nel corso di questa esperienza". Il cortometraggio "Sogna ragazzo, sogna" continua la tradizione iniziata cinque anni fa dalla scuola di Brancaccio all'interno del progetto legalità. "Ogni anno tocchiamo un tema sociale diverso", dichiara il professore Luigi Barbieri, referente dell'istituto Danilo Dolci. "In questa occasione abbiamo voluto dedicare il dvd a tutti coloro che, nel silenzio, costruiscono una Sicilia migliore", conclude. |
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