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Un grande atto di altruismo | |||
di Giusy Egiziana Munda - e-mail | |||
"La nostra presenza qui vuole essere un modo per manifestare il nostro impegno verso un'attività di sensibilizzazione alla diffusione della cultura della donazione e sul suo valore morale e civile. E' grazie al trapianto che migliaia di malati terminali sono tornati a vivere, ma a questa incoraggiante realtà si contrappone una lunga attesa e l'insufficienza delle donazioni". Giacomo Di Carlo, Presidente dell' AIDO, precisa che il consenso alle donazioni non è un atto definitivo, ma è revocabile in qualunque momento ed è soprattutto un grande atto di altruismo e generosità verso chi si trova in difficoltà. E' un dono che il donatore farà dopo l' accertamento del suo stato di morte e non deve preoccupare all'atto dell' espressione della propria volontà al dono nel futuro. "Le statistiche rivelano un dato preoccupante: sono più i casi di richiesta di un organo da trapiantare, che le donazioni", osserva Di Carlo. "Gli organi più richiesti sono il fegato, i reni, il cuore, il pancreas, i polmoni e l'intestino", ci ricorda ancora. "Tra i tessuti: le cornee, il tessuto osseo, le cartilagini, i tendini, la cute, le valvole cardiache e i vasi sanguigni. Oggi è possibile conservare i tessuti prelevati in banche attrezzate che consentono di utilizzarli quando se ne presenta la richiesta. Ma per gli organi vitali - che devono essere espiantati ed impiantati prima che vadano in sclerosi - i tempi da rispettare sono da 6 a 8 ore per il cuore, 48 per il rene e 12 per il fegato". |
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