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Allergie: attenzione al calendario dei pollini | |||
di Fabrizio Dieli - e-mail | |||
L'arrivo della primavera non è un momento atteso con gioia da tutti. Infatti, per alcuni, la nuova stagione rappresenta il ritorno puntuale di un fastidioso e spesso invalidante problema: l'allergia. Circa il 15 per cento della popolazione italiana è colpita da fenomeni allergici. Dunque, nel nostro Paese circa sette milioni di persone soffrono a causa del fastidiosissimo disturbo. Questa malattia stagionale nasce da un'alterazione del sistema immunitario. A tutt'oggi, infatti, proprio i meccanismi preposti all'immunità sono considerati il maggiore responsabile dei sintomi allergici. L'allergia non è altro che una reazione di difesa eccessiva del sistema immunitario di fronte a sostanze considerate erroneamente nocive. L'errore avviene nella prima fase di confronto, cioè al momento in cui una nuova sostanza "si presenta" all'organismo, sotto qualsiasi forma: per contatto, per inalazione, per ingestione, ecc... La sostanza estranea, non solo viene riconosciuta come non compatibile con l'organismo, ma viene anche "ingigantita" la risposta, come se si trattasse di agente pericoloso. Ecco che il sistema immunitario opera da un lato una particolare segnalazione alla memoria interna. Dall'altro, costruisce un numero eccessivo di anticorpi pronti a reagire qualora si ripresentasse un nuovo contatto (processo di sensibilizzazione ). Non è tuttora possibile chiarire con assoluta precisione le cause di questo "errore" del sistema immunitario. Una delle poche cose che i medici oggi sanno è che non è uguale per tutti il tempo di allergizzazione, cioè il tempo che trascorre tra il primo contatto con la sostanza e lo "scatenamento" dei sintomi. Infatti, è dimostrato che questo periodo può variare da appena qualche giorno addirittura a diversi anni! Altrettanto noto è che vi sia una percentuale di ereditarietà. Le sostanze allergizzanti, in gergo tecnico, chiamate "allergeni", entrano in contatto con l'organismo soprattutto attraverso l'aria respirata. I più comuni e noti sono i pollini delle piante e delle erbe presenti nell'aria da metà gennaio a fine settembre. Vediamo quali sono i periodi della loro comparsa nell'aria. Oltre le allergie stagionali è, comunque, importante citare gli "allergeni da casa", presenti ovviamente nel corso di tutto l'anno, ma che danno gli stessi sintomi di quelli stagionali.In particolare: i prodotti che si trovano sulla desquamazione della cute di animali presenti nelle nostre case come cani, gatti, uccelli, conigli, cavie; i prodotti fecali di un acaro, il dermatofagoide, che vive negli ambienti polverosi e umidi, specialmente nei materassi di lana, nei tappeti e nelle moquette; le muffe. La diagnosi si basa sulla pratica di alcuni tests fondamentali, sia per fare una sicura diagnosi di allergia, sia per individuare la sostanza che il sistema immunitario, per errore, considera estremamente nociva. Tra i più diffusi il "Prick test", anche chiamato test cutaneo o cutireazione con allergeni. Si praticano delle "scarnificazioni" cutanee, non sanguinanti e non dolorose, sulla faccia interna del braccio e distanti fra loro almeno due centimetri. Su ognuna si depone una goccia di soluzione acquosa di differenti sostanze (allergeni). Se c'è reazione positiva, cioè se si è allergici a una o più sostanze, entro 10-20 minuti si forma un ponfo roseo e pruriginoso laddove l'allergene specifico è stato deposto. Per i casi dubbi e per le conferme occorre effettuare il "RAST", ovvero un test basato su di un prelievo di sangue e sulla ricerca degli anticorpi specifici presenti per una o più sostanze allergizzanti. |
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