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Ridiamo fiducia al medico di famiglia | |||
di Michele Guccione - e-mail | |||
Questo giornale nacque durante il periodo dell'influenza aviaria, con lo scopo di dare informazioni serene e soprattutto "non gonfiate" a tutti coloro che affollavano gli studi medici in preda al panico provocato dalle allarmistiche notizie diffuse dai telegiornali e dagli immancabili dibattiti. In questi giorni sta accadendo la stessa cosa per l'influenza A/H1N1. Gli studi medici sono stracolmi di persone che, pur avendo un normale raffreddore, si precipitano dal medico convinte di avere contratto il virus. La cosa grave è che non credono alle parole rassicuranti del loro medico e continuano a vivere con le loro paure, alimentate ogni giorno dalla televisione (che, ovviamente, risente degli influssi di chi il virus ha diffuso ad arte e di chi produce i vaccini). A nulla vale spiegare che l'influenza normale fa più vittime e che non lo sappiamo solo perchè non ci viene mai comunicato. Inutile spiegare che l'incontro fatidico fra l' "aviaria" e la "suina" è già avvenuto: tutti sono convinti che sta per arrivare la fine del mondo. E lì a inseguire nelle farmacie nuovi prodotti di ogni tipo che promettono improbabili protezioni da chissà cosa. E' davvero deprimente e mortificante che uomini di scienza e di esperienza come i medici di famiglia debbano essere soppiantati da schermi al plasma e da siti web ritenuti più attendibili. Ma vi pare normale che nel Terzo Millennio il medico di famiglia debba servire solo per "scrivere ricette" per medicine che decidiamo noi arbitrariamente di assumere ogni volta che sentiamo una nuova puntata di questo o quel programma di medicina? Forse è giunto il momento di fermarci un attimo a riflettere: la vera pandemia la stiamo provocando noi stessi, portando i nostri cervelli all'ammasso. Facciamo un passo indietro: ridiamo fiducia al nostro medico di famiglia e affidiamoci al suo programma di prevenzione, che sarà basato sul nostro specifico stato di salute. Parliamo con lui, confidiamogli pure le nostre ansie. Ma poi facciamo le analisi che ci prescrive e adottiamo le misure che ci consiglia, le più adatte al nostro corpo. |
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