Non è necessario essere "metereopatici" (affetti da sensibilità alle variazioni del clima, ndr) per avvertire il disagio del passaggio dalla stagione estiva ai climi più freddi. La medicina, classicamente, ritiene questo un momento critico per l'organismo di ognuno. Alcune malattie sembrano risvegliare, ad esempio, le turbe dispeptiche del gas tritico. Facciamo un breve excursus dei possibili rischi per la nostra salute e dei rimedi da attuare in questo periodo dell'anno.

Questo è il momento in cui le forme artroreumatiche mettono a dura prova le nostre articolazioni. Dalle banali perfrigerazioni della superficie corporea, alla recettività delle strutture più delicate, insieme ai dolori articolari, di frequente compaiono fastidiose vertigini, legate alla delicatezza del rachide cervicale. È il momento di iniziare la ginnastica specifica, fatta di stretching e allungamenti, la massoterapia e le terapie con integratori del tessuto cartilagineo. Eliminare i chili di troppo rappresenta un buon inizio.

Altra insidia autunnale, lo accennavamo, è rappresentata dalle turbe digestive: gli alimenti mutano in base alla stagione e il nostro intestino dev'essere pronto a riceverli. E' utile aumentare il consumo di yogurt al Bifidus, tisane con semi di finocchio e tarassaco, abbandonando i cibi che impediscono di velocizzare la funzione digestiva, come i salumi, i formaggi stagionati, la frutta con molti residui, le bevande fredde e frizzanti. È opportuno introdurre gli alimenti di stagione pian piano, uno alla volta, mangiando lentamente e senza tensioni emotive. Sarà utile assumere prodotti che assorbono l'aria, come i derivati del carbone vegetale o simili.

Questo è il periodo dell'anno in cui è necessario "aggiustare" gli schemi posologici delle terapie, in special modo di quelle cardiovascolari. Il caldo è ormai alle spalle e le temperature scendono. I vasi arteriosi e venosi si stringono, la pressione tende a salire e il circolo (compreso quello venoso) si modifica. È importante ridurre il consumo di sale e di cibi salati, misurare di frequente la pressione arteriosa, sottoporre la circolazione periferica a un buon controllo. Utili i frutti di bosco, l'aglio, il peperoncino, l'ananas e, tra le piante, l'ippocastano e la gingko biloba.

Con i primi temporali e le piogge frequenti iniziano raffreddori e mal di gola. Non si insiste mai abbastanza sull'importanza della frutta e della verdura fresca, "serbatoi" di vitamine e minerali che difendono il corpo da germi più o meno parassiti delle vie respiratorie. E' bene tenere il cavo orale ben disinfettato con colluttori, lavar bene le mani e coprire il corpo con vestiario leggero, ma sufficiente. Il vecchio consiglio di vestire "a strati" va più che bene. Echinacea, Oscillococcinum, Resveratrolo e Propoli i rimedi più idonei da reperire in natura.

Un ultimo pericolo, anche se non come agente diretto di malattie, ci sentiamo di sottoporre alla vostra riflessione: con le strade bagnate crescono in modo esponenziale i traumi della strada e le cadute. La prudenza, anche in questo campo, è un’ottima forma di prevenzione.