anno 4
n. 26
6 luglio 2009
sommario


PRIMA 
- EDITORIALE
Una legge sbagliata
che colpisce i deboli
(di Michele Guccione)

pag. 2: ATTUALITA’
-
Una petizione popolare per abolire le black-list (di Andrea Garibaldi Pace)
- A Mondello analisi gratuita della pelle

pag. 3: MEDICINA
- Le assicurazioni sanitarie… investono nel tabacco  (di Diego Fabra)
- Fumo: numeri e statistiche da Olocausto 

pag. 4:  MEDICINA
-
Impediamo che la nostra salute se ne vada in fumo (di Giusy Egiziana Munda)

pag. 5:  MEDICINA
- C'è la crisi? Gli italiani incrementano le richieste di ritocchi estetici
- Maha yoga pranayama: la respirazione è più completa (Roberto Messina)

pag. 6: UN PO' DI RELAX
- Giochi
- Consigliati

pag. 7: CERCHI UNA FARMACIA?
- Farmacie di turno

pag. 8: ANNUNCI IMMOBILIARI
-
Annunci Immobiliari

pagina 5 - MEDICINA
Maha yoga pranayama: la respirazione 
è più completa
di Roberto Messina - www.associazionedharma.it

Lo Yoga, antica disciplina orientale, si occupa del miglioramento dell'essere umano nella sua totalità. La respirazione è, certamente, una pratica centrale nella disciplina dello Yoga. 
In particolare una tecnica base, senza aver imparato la quale non vale la pena apprendere le altre, si chiama maha yoga pranayama. 

Questa tecnica consiste nell'utilizzare per intero i polmoni. Per lo Yoga i polmoni si dividono in tre regioni: la parte bassa, che va dalla punta inferiore dello sterno fino al diaframma, dove finiscono in basso le costole; la parte media, cioé la porzione intermedia del torace (il petto); la parte alta, vale a dire gli apici dei polmoni sotto le clavicole. 

Si procede in questo modo: inizialmente si espelle dal naso tutta l'aria che c'è nei polmoni (dobbiamo essere sicuri di far ciò il più completamente possibile, meno completa è la espirazione meno completa sarà l'inspirazione); poi si comincia ad inspirare (sempre dal naso) colmando la parte bassa, poi la parte media poi la parte alta. Per espirare (ancora dal naso), cominciamo a vuotare la parte bassa, poi la media ed infine la alta. 

Le tre regioni dei polmoni dovrebbero espandersi nelle tre direzioni dello spazio, come si espande un palloncino quando lo gonfiamo; questo è importante specificarlo perché le abitudini respiratorie della stragrande maggioranza degli individui contempla l'uso solo di una o due delle tre regioni ed anche l'espansione solo in avanti o, al massimo, verso i lati della gabbia toracica. 

Quali sono le conseguenze di una respirazione incompleta? Sono veramente tante, ma prendiamone qui in considerazione una, la più intuitiva: se di una bella casa usassimo solo alcune stanze mentre altre le lasciassimo chiuse, disabitate, cosa accadrebbe? Queste ultime, nel tempo si coprirebbero di polvere, animaletti di ogni tipo vi farebbero la tana e in noi la stessa memoria della loro esistenza si cancellerebbe. Riprendere coscienza della propria respirazione ci permette, fra le altre cose, di mantenere vitali e puliti cellule, tessuti, e strutture dei nostri organi per respirare. 

La respirazione è una funzione particolare del nostro essere, è involontaria, ma in parte dipendente dalla nostra volontà, è legata alla nostra condizione fisica, ma anche a quella emotiva e mentale. La respirazione è uno scambio continuo, una comunicazione continua che noi intratteniamo con la natura. La respirazione è una chiave essenziale per vivere compiutamente la nostra vita.

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