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Torneo di calcio giovanile "Città di Palermo": un'esperienza indimenticabile da far rivivere | |||
di Gaetano Talluto - e-mail | |||
Per oltre sette anni ha rappresentato uno degli appuntamenti più importanti del movimento calcistico giovanile dell'intera provincia di Palermo, un momento di confronto tra ragazzi palermitani, francesi, inglesi, olandesi e del Nord Italia, dove trovava ampio spazio la solidarietà e l'aiuto per chi, nella vita, è meno fortunato. Il torneo internazionale di calcio giovanile "Città di Palermo", dal 1998 al 2003, è stato sicuramente tra le manifestazioni sportive più seguite ed attese dall'intero mondo calcistico palermitano, che - nell'arco dei 5 giorni in cui si sviluppava, quasi sempre a cavallo tra le vacanze di Natale ed il Capodanno - attirava l'attenzione di centinaia di appassionati che, non soltanto direttamente coinvolti nel torneo, spesso partecipavano in prima persona per offrire il proprio aiuto, piccolo o grande che fosse, ad alcune associazioni onlus che da anni si occupavano, e continuano a farlo anche ai nostri giorni, di trapianti e di malati gravi, come l'Admo (l'Associazione donatori midollo osseo), l'Aic (l'Associazione italiana leucemia) e la Bone Hope. Organizzato dall'Associazione Futura presieduta dal dottor Giuseppe Peralta, pneumologo presso l'ospedale di Cruillas, il torneo ha potuto contare, ogni anno, su un robusto contributo dell'Amministrazione Comunale di Palermo, allora guidata dal sindaco Leoluca Orlando, nonché sul contributo delle società calcistiche dilettantistiche palermitane, che versavano una quota parte che veniva interamente donata alle tre associazioni benefiche. Nel corso degli anni, sono stati davvero parecchi i club professionisti che sono sbarcati a Palermo con le proprie squadre giovanili per partecipare al torneo: dai francesi del Paris S. Germain agli scozzesi del Celtic, dai belgi dell'Anderlecht (vincitrice dell'ultima edizione disputata nel dicembre 2003) agli slavi della Stella Rossa di Belgrado, fino ad arrivare agli olandesi dell'Ajax. Naturalmente, non potevano mancare tutti i maggiori club italiani professionisti: dalla Juventus al Torino, dall'Inter alla Roma, dalla Lazio al Perugia, dal Catania alla Reggina, fino al Palermo, sempre presente con una propria squadra. Tra i piccoli protagonisti che hanno partecipato al torneo (che aveva anche la grande dote di allargare il ventaglio dei campi di gioco alla provincia, tanto che furono coinvolti Altofonte, Altavilla Milicia, Bagheria, Villabate), alcuni dei protagonisti dell'attuale campionato di serie A. "È stata una manifestazione - afferma con una punta di rammarico Giuseppe Peralta - nata quasi per caso, durante una cena tra amici. All'inizio, eravamo alcuni genitori di ragazzi che frequentavano la stessa scuola, tutti accomunati dalla grande passione per il calcio. Ad un certo punto, nacque l'idea di creare prima un'associazione e poi una squadra con la quale partecipare ai vari campionati indetti dalla Federcalcio. Ed intanto, nasceva l'idea del torneo, per permettere ai nostri ragazzi, ma naturalmente anche agli altri piccoli calciatori palermitani, di confrontarsi, sia pure nell'arco di pochi giorni, con loro coetanei sia del Nord Italia che di altre nazioni. Un'idea cresciuta nel corso degli anni, grazie anche all'aiuto indispensabile del Comune e dell'assessorato allo Sport, che mettevano a disposizione delle squadre ospiti sia le spese di viaggio che di soggiorno nella nostra città". Un appuntamento che, però, purtroppo Palermo non è riuscita a mantenere, anche perché i costi stavano diventando assolutamente insostenibili e la macchina organizzativa ormai richiedeva un lavoro quasi a tempo pieno, e non un semplice divertimento. Chissà se, in un futuro non troppo lontano, possano nascere altre iniziative del genere. |
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