anno 4
n. 2
19 gennaio 2009
sommario


PRIMA 
- Editoriale Per favore, sorprendeteci 
  (di Michele Guccione)
 
- Punti di vista
Un dado per amare 
  (di Diego Fabra)
 

pag. 2: LE NOSTRE INIZIATIVE
- Un’altra goccia nell’oceano dei bisogni sociali: 
presentato il microcredito per interventi di solidarietà
 
-Aiutiamo i poveri facendo acquisti

pag. 3: LA STORIA
- Il calcio come sinonimo d’integrazione e solidarietà: la storia di Davies Opoku (di di Gaetano Talluto ) 
- Inbox

pag. 4:  ATTUALITA'
-
“Sportello Amico” e mutui all’1,90% per dipendenti pubblici e medici
- Evelina Santangelo, lezioni di narrazione
- Ambulatorio di fisiologia della gravidanza all’Ingrassia

pag. 5: MEDICINA 

- Medicina omeopatica per curarsi in armonia 
con la natura
  (di Enza Bruno )

pag. 6: MEDICINA
-
Un'intolleranza controllabile: la celiachia (di Giusy Egiziana Munda)
- Consigliati

pag. 7: RUBRICHE
- Lavoro e previdenza
L'evoluzione storica 
  del fenomeno associativo
(di Eugenio Scotto 
  Di Tella)

- Mangiarbene
La ricetta: ragù di soia veloce in padella (a cura dello Studio
  Nutrizione e Dietetica)
- recapiti utili
- Annunci immobiliari

pag. 8: CERCHI UNA FARMACIA?
- Farmacie di turno

pagina 3 LA STORIA
Il calcio come sinonimo d’integrazione 
e solidarietà: la storia di Davies Opoku
di Gaetano Talluto 

Nella nostra città, fortunatamente, il mondo del pallone a livello giovanile, non vive gli eccessi, le esagerazioni e le follie del calcio miliardario dei professionisti, c'è ancora spazio per l'uguaglianza tra ragazzi, prescindere dal colore della pelle. La storia di Davies Opoku ne è una tangibile dimostrazione. Arrivato nell'estate del 2006 nella nostra città dal Ghana, dove viveva con la mamma e le due sorelle più piccole, Davies, che adesso ha sedici anni, ha una grande passione per il calcio, sport che praticava anche in Africa, sia pure a livello amatoriale. Grazie all'aiuto di alcuni volontari della parrocchia di corso Calatafimi, Davies è stato contattato dai dirigenti della Fincantieri, una delle società calcistiche più antiche e blasonate della Sicilia, che negli ultimi anni ha raccolto vari allori in campo nazionale nel settore giovanile. 

Superati senza grossi problemi le difficoltà dovute alla nuova lingua, aiutandosi molto con l'inglese che parla fluentemente, il giovanissimo talento ghanese ha subito dimostrato di possedere la "stoffa" per fare bene anche in Italia, dove, va precisato, era arrivato a causa di un grave incidente che era accaduto qualche mese prima al padre, operaio al mercato ortofrutticolo della città, rimasto vittima di ictus che lo aveva inchiodato su una sedia a rotelle.

Con grande spirito di sacrificio e con una enorme abnegazione, Davies sta ottenendo numerosi risultanti sia a livello scolastico che nel mondo dello sport, dove viene seguito con particolare attenzione da parecchi talent scout di società professioniste."Il mio più grande desiderio - afferma il giovanissimo attaccante della Fincantieri - è quello di poter diventare un calciatore professionista soprattutto per aiutare la mia famiglia, e in particolare i miei genitori, che hanno fatto e stanno facendo moltissimi sacrifici per permettere a me ed alle mie sorelle di andare a scuola e di poter praticare lo sport che mi piace di più. Spero che un giorno, non troppo lontano, possa ripagare in pieno tutti i loro sacrifici".

A scommettere sulle qualità, soprattutto calcistiche, di Davies, è il suo allenatore, Matteo Di Fiore, che negli ultimi anni ha collezionato parecchi allori, a cominciare dallo scudetto Allievi vinto nel 2004 e dal recente secondo posto conquistato nazionale, sempre nella categoria Allievi, nel giugno dello scorso con la squadra di cui faceva parte lo stesso Davies. "E' un ragazzo dal grande avvenire - afferma il tecnico del club dell'Acquasanta - soprattutto perché ha tanta voglia di sacrificarsi".

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