anno 4
n. 46
14 dicembre 2009
sommario



PRIMA
- PUNTI DI VISTA
Quando il mostro si sgonfia (di Diego Fabra)

pag. 2: INIZIATIVE
-
L’evento di Natale (di Franca Barra)

pag. 3: INIZIATIVE
-
Talassemia, una buona azione per un Natale davvero speciale (Fonte: Ufficio stampa dell’Associazione Piera Cutino Onlus)
- Al Centro Don Orione la manifestazione "Santo Natale"

pag. 4:  SPECIALE
-
Professione distributore di farmaci  (di Giusy Egiziana Munda)

pag. 5: SPECIALE
- Il lungo viaggio delle medicine verso la farmacia  (di Giusy Egiziana Munda)

pag. 6: AMBIENTE
-
Trent'anni di Area marina protetta ad Ustica(di Aldo Messina)
- Consigliati

pag. 7: SERVIZI
-
Cerchi una farmacia?
- Annunci immobiliari

pagina 1 - PUNTI DI VISTA
Quando il mostro si sgonfia
di Diego Fabra - diego@fabra.biz

Mi domando: quale sarà il prossimo mostro?... L'attuale si sta lentamente sgonfiando, come quei palloni tentacolari di forma umana che giganteggiano ai margini delle piste di formula uno. Quando viene spento il compressore che li tiene su, pérdono lentamente forma, dimensioni e movimento, fino a ritornare semplici strisce di gomma colorate. 

La pandemia da virus A non fa più paura, i giornali smettono di contare i morti, mentre iniziano a percorrere l'etere molte notizie in netta controtendenza. In conclusione… il mostro si sgonfia. Riporremo le sue strisce di gomma insieme alle altre: quelle della mucca pazza, dell'aviaria, della meningite. 

In mezzo, tra una catastrofe sanitaria annunciata e l'altra, abbiamo potuto "godere" di altre angosce, di natura varia. Il panorama è stato vario ed è sempre molto verosimile. Abbiamo assistito via via alla terza quarta e quinta guerra mondiale, a catastrofi nucleari, ad attentati talebani, a disastri ecologici, al collasso telematico mondiale del nuovo millennio, alla fine del mondo con data certa da segnare sul calendario (non si sa mai, dovessimo dimenticarla...). 

Quale sarà il prossimo mostro? Sarà una strana malattia proveniente da un satellite spaziale o l'ennesima mutazione di un microrganismo? Insomma, dobbiamo attendere la fine dall'immensamente grande o dall'infinitamente piccolo? 

Nel frattempo, l'ansia ci assale. E poco importa se questo deteriora la qualità delle nostre giornate, portandoci in regalo l'ulcera da stress o l'infarto del miocardio. Di questo nessuno si occupa. Mille servizi televisivi hanno montato la paura della gente come la panna frullata… Non una trasmissione sulla paura della gente. Non una sul tema scottante di chi ha goduto di questa paura, sui numeri del lucro, sull'enorme affare che ha movimentato cifre da capogiro intorno alle angosce della gente comune. 

"Cui prodest?"... Chi ne trae vantaggio? Ma la vera domanda che mi pongo è: quando impareremo la lezione? Quando ci faremo furbi? Quando smetteremo di dar retta ai profeti di sventura? Occupandoci, magari, di fare sana prevenzione o di scegliere con saggezza i nostri governanti o di curare meglio l'ambiente in cui viviamo? 

L'unica catastrofe da evitare è la paura.

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