Ognuno interpreta la propria vita come meglio crede. Io se devo chiedere qualcosa per me stesso mi vergogno da morire. 

Per questo ho maturato il difetto di chiedere sempre per gli altri. Quasi per reazione al contrario, mi metto con la faccia tosta e a "camurria" fino a quando ottengo ciò che serve a chi mi ha chiesto aiuto. E' una forza non mia, che mi ha permesso, durante questa direzione del settimanale, di presentarmi dai tanti amici che ho coinvolto nell'avventura e di ottenere non solo articoli utili e di altissimo livello, ma anche agevolazioni per voi lettori. 

Non sempre, però, si può chiedere, a volte è giusto "dare". Mi sono occupato della riapertura della Mensa dei poveri di Casteldaccia, e ho ascoltato la gioia dei poveri nel potere ritornare in questo luogo miracoloso. E' un "ristorante di lusso" per trenta poveri di Palermo, Bagheria e Casteldaccia, che il missionario laico Pino Lo Giudice riesce a mantenere senza contributi pubblici, solo con le libere donazioni dei volontari che da 40 anni lo seguono. 

La forza del dono ha permesso di acquistare tre pullmini nuovi con cui i poveri vengono presi da casa e riaccompagnati; di imbandire tavole con tovaglie ricamate e piatti di porcellana; di assicurare pasti di altissima qualità serviti a tavola dai volontari in grembiule e cuffietta. 

Tanti altri poveri chiedono di essere ammessi. Il sogno del mio e nostro amico Pino, assai sofferente, è di ospitare fino a 100 poveri al giorno. L'acquisto di una cucina industriale richiede 56 mila euro. So bene che oggi anche la carità è in crisi, che chiedere un euro a chi sta peggio di prima è difficile. Ma invito Voi lettori, che in qualche modo per anni avete ricevuto qualcosa da questo giornale, un piccolo gesto per sostenere questo miracolo.

Ecco le coordinate: Associazione Gruppo di preghiera Maria Immacolata - contrada Cavallaro, 10 - Casteldaccia - UGF Banca, via Agrigento, filiale 197 - IBAN IT19L03127 04601CC1970001129.