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Come aiutare il cuore malato senza ricorrere al bisturi |
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Ridurre il ricorso a interventi invasivi e costosi per risolvere i problemi cardiovascolari. È uno degli obiettivi principali del "Southern International Meeting West 2009", il congresso internazionale organizzato dai laboratori di cardiologia interventistica della Sicilia occidentale, che si è tenuto al Mondello Palace Hotel di Palermo. Tre giorni intensi di dibattito che ha visto impegnati alcuni tra i più grandi nomi della cardiologia interventistica del panorama italiano e internazionale per uno scambio di esperienze ottenute sul campo. Di particolare interesse il simposio tenuto da Aldo Patti, presidente del Congresso, in cui si è parlato dell'implementazione di un network regionale anche in Sicilia per affrontare con la massima tempestività l'infarto, grazie all'interesse mostrato dall'assessorato regionale alla Salute. Le patologie cardiache restano, infatti, ancora oggi la prima causa di morte nel mondo e spesso è fatale il ritardo nell'intervento. "Con l'implementazione delle reti, oltre a ridurre il numero dei decessi dovuti all'infarto, si registra anche un risparmio in termini di costi e tempi di ricovero per i pazienti", ha affermato Amerigo Stabile, del reparto di emodinamica del Civico di Palermo. Ad arricchire il simposio, le relazioni sulle esperienze delle reti di Mantova e di Bologna. Di stimolo anche i due simposi dei giorni precedenti, presieduti da Enrico Hoffmann e Amerigo Stabile e dedicati, rispettivamente, alla gestione dei pazienti a rischio e al "Nobori", un particolare dispositivo intravascolare di nuova generazione che consente una soluzione quasi definitiva delle malattie coronariche, evitando un ritorno al restringimento dei vasi. Nei giorni precedenti si è anche parlato delle nuove frontiere dell'emodinamica che, anche nei reparti di Palermo, riesce a risolvere i difetti cardiaci senza l'uso del bisturi, sostituendo le valvole aortiche senza la necessità di ricorrere all'intervento chirurgico. Contestualmente al congresso, si è concluso il corso di formazione e aggiornamento professionale per infermieri, tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e sanitari di radiologia medica. |
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