anno 4
n. 1 
12 gennaio 2009
sommario


PRIMA 
- Editoriale 2009, che sia tenero come 
  una carezza e forte come la speranza 

  (di Michele Guccione)
 
- Punti di vista
Se io fossi ricco… 
  (di Diego Fabra)
 

pag. 2: LE NOSTRE INIZIATIVE
- Appello al "cuore di Palermo": raccogliamo 
  30 mila euro per creare un fondo di garanzia
  per il microcredito 
- Uno "Sportello Amico" per risolvere 
   tutti i problemi
- Con Pasticceria Mazzara e ristorante 
   "Il giardino" aiutiamo la mensa dei poveri 
   di Casteldaccia


pag. 3: MEDICINA
- Influenza: qualche consiglio per chi non è
  vaccinato
(di Diego Fabra ) 
- Medicina omeopatica: uno scudo naturale
  contro il virus
(di Giusy Egiziana Munda)

pag. 4:  MEDICINA
-
Sono finite le feste: è tempo di rimettersi 
  in linea
(di di Anna Petronio) 
-
Inbox

ag. 5: L'ALTRA MEDICINA 

- Curarsi con l'ippoterapia  (di Giovan Battista
  Tripoli )
 
- Ippoterapia: una storia lunga oltre duemila anni

pag. 6: RUBRICHE
- Dallo Stato un aiuto per le famiglie a basso
  reddito
(di Vincenzo Barbaro)
- Consigliati

pag. 7: RUBRICHE
- Lavoro e previdenza L'evoluzione storica 
  del fenomeno associativo
(di Eugenio Scotto 
  Di Tella)

- Mangiarbene
Il carciofo, contro il logorio 
  della vita moderna!
(a cura dello Studio
  Nutrizione e Dietetica)


pag. 8: CERCHI UNA FARMACIA?
- Farmacie di turno
- Annunci immobiliari

pagina 7 - RUBRICHE: Lavoro e Previdenza
L'evoluzione storica del fenomeno associativo
di Eugenio Scotto Di Tella - avvocato

Nonostante l'uguaglianza formale delle posizioni dell'imprenditore e del prestatore di lavoro, entrambi destinatari del divieto di associazionismo sotto qualsiasi forma, era evidente la disparità sostanziale a danno della parte economicamente più debole, priva di sostegno materiale e morale, determinante una situazione del tutto nuova che rimise in discussione, a parte il processo tecnico, l'equilibrio sociale del momento.

Tale fenomeno si impose all'attenzione dei paesi coinvolti in questo processo di trasformazione, dando vita alla cosiddetta questione sociale, tesa alla ricerca di un sistema idoneo a garantire una più equa distribuzione della ricchezza fra coloro che la producono (soprattutto in forma di lavoro subordinato) e che possa assicurare al lavoratore un'esistenza dignitosa sul piano sociale ed umano: un principio sorretto da quei movimenti ideologici e da quelle formulazioni concettuali che, nell'atmosfera culturalmente incandescente del periodo illuministico, sfociarono nella Rivoluzione francese.

In effetti, malgrado l'apparente contraddittorietà del fenomeno, la Rivoluzione francese, che aveva segnato la fine delle Corporazioni, attraverso gli stessi principi che da essa erano derivati, trasfondendosi nelle singole legislazioni degli Stati moderni, la libertà individuale e l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, gettava i germi di un concreto associazionismo in materia di lavoro.

La nuova situazione economico-sociale, infatti prodotta dalla trasformazione industriale, determinando l'accentuarsi della contrapposizione tra capitale e lavoro, amalgamava interessi e istanze rivendicazionistiche fra tutti coloro che ne avevano subite le conseguenze in chiave di disoccupazione, rendendo impellente la necessità della creazione di mezzi e di strumenti di difesa e di lotta, da impiegare non individualmente, ma attraverso una organizzazione stabile che più efficacemente potesse assicurare una tutela collettiva. (6 - continua)

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