anno 4
n. 33
14 settembre 2009
sommario


PRIMA 
- EDITORIALE
Tanti ci parlano, ma non sappiamo più ascoltare (di Michele Guccione)

pag. 2: ATTUALITA'
- A rischio la rete siciliana di prevenzione dell'influenza: i pediatri proclamano lo stato di agitazione (Fonte: Segreteria regionale della FIMP)
- Russo: "Daremo le giuste risposte" (Fonte: Ufficio stampa Assessorato regionale alla Sanità)

pag. 3: MEDICINA 
- “Calendario” della salute: come affrontare la stagione fredda nel modo più sano. La prevenzione può aiutarci (di Diego Fabra) 
- Inaugurato a Palermo in via La Loggia l'hospice per malati terminali  (Fonte: Ufficio stampa dell'Ausl 6) 

pag. 4:  SPECIALE SORDITA’
-
Crescono sensibilmente i problemi d'udito tra i giovani (di Giusy Egiziana Munda)

pag. 5:  SPECIALE SORDITA’
- La sordità nel bambino: conseguenze psicologiche e interventi terapeutici  (di Angela Ganci)

pag. 6: MEDICINA
- Congresso dell’ANIO sulle infezioni osteoarticolari (Fonte: Ufficio stampa dell'ANIO)
- Consigliati

pag. 7: INIZIATIVE
- Gli assegni protestati illegittimamente vanno cancellati (Fonte: Sportello Tutela Credito)
- A Palermo un corso sull'alimentazione dello sportivo 
- Cerchi una farmacia?

pagina 2 - ATTUALITA
A rischio la rete siciliana di prevenzione dell'influenza: i pediatri proclamano 
lo stato di agitazione
Fonte: Segreteria regionale della FIMP - Federazione Italiana Medici Pediatri

A rischio in Sicilia la rete territoriale di prevenzione nell'infanzia dell'influenza AH1N1 e degli altri eventi epidemiologici, affidata per legge ai medici pediatri di famiglia, cui spetta l'opera d'informazione, sensibilizzazione, monitoraggio e vaccinazione. 

La Fimp, Federazione dei medici pediatri, accreditata al tavolo ministeriale di prevenzione dell'influenza, ma esclusa da quello regionale, e che in Sicilia associa settecento degli ottocentoquaranta pediatri di famiglia dell'Isola, con una nota inviata al ministro del Welfare, al viceministro della Salute, al presidente della Regione, all'assessore regionale alla Sanità e ai nove prefetti siciliani, ha comunicato la proclamazione dello stato d'agitazione della categoria e la programmazione, in caso di mancata risposta, di due giorni di sciopero regionale per i prossimi 1 e 2 ottobre, in coincidenza con il congresso nazionale della Fimp, cui parteciperà il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio. 

La protesta si è resa necessaria a causa delle prolungate inadempienze da parte dell'assessorato alla Sanità, che mettono a rischio il corretto funzionamento del servizio territoriale di pediatria familiare.

Durante lo stato d'agitazione, i pediatri di famiglia si asterranno da tutte le prestazioni in deroga - non previste dal contratto e non coperte dal sistema sanitario pubblico - che finora i medici, con senso di responsabilità, hanno assicurato spontaneamente e gratuitamente per tutelare la salute dei minori nonostante le carenze della pubblica amministrazione: 

- non risponderanno al telefono cellulare fuori dall'orario di lavoro; 
- sospenderanno l'apertura prolungata degli ambulatori oltre le tre ore previste dal contratto (finora garantita dall'associazione fra più medici, anche se l'indennità viene percepita solo dal 25 per cento di loro); 
- sospenderanno la partecipazione (ad oggi del tutto volontaria) a progetti speciali di prevenzione. 

"La legge assegna al pediatra di famiglia un ruolo fondamentale di prevenzione nel territorio e di supporto integrato ai presidi ospedalieri", spiega Adolfo Porto, segretario regionale della Fimp. "L'assessorato alla Sanità - sottolinea l'esponente della Federa-zione - non ha ancora emanato, nonostante sia previsto dalla legge regionale di riordino del servizio sanitario, le linee guida per riorganizzare l'attività territoriale che prevedono l'istituzione dei Presidi territoriali di assistenza attraverso l'integrazione fra medici di famiglia e operatori sanitari di Asp (le Aziende sanitarie provinciali, ndr) ed enti locali. La legge punta ad assicurare la continuità assistenziale e a spostare dagli ospedali ai medici sul territorio l'onere della prima valutazione delle patologie". 

Porto aggiunge: "Inoltre, l'assessorato non ha ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il contratto integrativo regionale per i pediatri di famiglia, sottoscritto nell'aprile del 2008 a rinnovo di quello vigente che risale al 2000, perchè, a seguito del piano di rientro del deficit della Sanità, non ha previsto la relativa copertura finanziaria, né nel bilancio 2008 né in quello di quest'anno. L'incertezza delle regole e la mancanza di fondi - conclude Porto - rendono ormai impossibile alla quasi totalità dei pediatri di famiglia l'assicurare prestazioni di qualità e in assoluta sicurezza". 

progetto  e realizzazione edizioni associazione nell'attesa - © tutti i diritti riservati