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Inaugurato a Palermo in via La Loggia l'hospice per malati terminali | |||
Fonte Ufficio stampa dell'ASL 6 Palermo | |||
In Sicilia ogni anno muoiono circa undicimila persone a causa di una malattia neoplastica e la maggior parte di queste - circa il 90 per cento - necessita di un vero e proprio piano di cure e assistenza in grado di garantire la migliore qualità durante gli ultimi mesi di vita. Per questo motivo sono nati gli hospice, strutture territoriali che hanno in parte le caratteristiche della casa ed in parte quelle dell'ospedale. L'Ausl 6 di Palermo ha inaugurato recentemente il suo hospice, realizzato in via La Loggia, all'interno dell'ex Ospedale Psichiatrico. Dotato a regime di venti posti letto, è il sesto in Sicilia ed il secondo a Palermo. Dalla scorsa settimana è già attivo e funzionante. Per la realizzazione della struttura sono stati spesi 2.365.000 euro, finanziati con fondi del Ministero della Salute e dell'Ausl 6. Le camere di degenza sono singole con la possibilità di pernottamento di un familiare. La struttura è organizzata in modo tale da garantire il benessere psicologico e relazionale del malato e dei suoi familiari, il comfort ambientale, la sicurezza nell'utilizzo degli spazi e la tutela della privacy. L'organizzazione dell'Hospice favorirà, inoltre, la presenza e la partecipazione dei familiari dei malati, consentendo l'accesso senza limiti di orario. L'obiettivo che ci si pone è di migliorare la qualità della vita del malato e dei suoi familiari. Con l'Hospice si completa la rete dell'assistenza territoriale rivolta alle persone non autosufficienti. L'anno scorso sono stati millecinquecento i malati terminali assistiti a casa. A dirigere l'Hospice dell'Ausl 6 è stato incaricato Giuseppe Schimmenti, dirigente medico di Anestesia e rianimazione dell'Ospedale Ingrassia, con pluriennale esperienza in terapia antalgica e nel campo delle cure palliative. "Lo scopo principale delle cure palliative - ha detto Giuseppe Schimmenti - è di migliorare anzitutto la qualità di vita, piuttosto che
la sopravvivenza, assicurando ai pazienti ed alle loro famiglie un'assistenza continua e globale attraverso il controllo dei suoi sintomi e delle alterazioni psicofisiche". |
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