anno 4
n. 33
14 settembre 2009
sommario


PRIMA 
- EDITORIALE
Tanti ci parlano, ma non sappiamo più ascoltare (di Michele Guccione)

pag. 2: ATTUALITA'
- A rischio la rete siciliana di prevenzione dell'influenza: i pediatri proclamano lo stato di agitazione (Fonte: Segreteria regionale della FIMP)
- Russo: "Daremo le giuste risposte" (Fonte: Ufficio stampa Assessorato regionale alla Sanità)

pag. 3: MEDICINA 
- “Calendario” della salute: come affrontare la stagione fredda nel modo più sano. La prevenzione può aiutarci (di Diego Fabra) 
- Inaugurato a Palermo in via La Loggia l'hospice per malati terminali  (Fonte: Ufficio stampa dell'Ausl 6) 

pag. 4:  SPECIALE SORDITA’
-
Crescono sensibilmente i problemi d'udito tra i giovani (di Giusy Egiziana Munda)

pag. 5:  SPECIALE SORDITA’
- La sordità nel bambino: conseguenze psicologiche e interventi terapeutici  (di Angela Ganci)

pag. 6: MEDICINA
- Congresso dell’ANIO sulle infezioni osteoarticolari (Fonte: Ufficio stampa dell'ANIO)
- Consigliati

pag. 7: INIZIATIVE
- Gli assegni protestati illegittimamente vanno cancellati (Fonte: Sportello Tutela Credito)
- A Palermo un corso sull'alimentazione dello sportivo 
- Cerchi una farmacia?

pagina 5 - SPECIALE SORDITA’
La sordità nel bambino: conseguenze psicologiche e interventi terapeutici
di Angela Ganci - Psicologa psicoterapeuta, mediatrice familiare - email

Si calcola che l'1,5 per mille dei bambini presenti alla nascita un importante deficit uditivo. Questa percentuale raggiunge valori molto più elevati quando si considerano i neonati a rischio per questa patologia, come i prematuri e quelli con patologie della madre. 
Una menomazione all'apparato uditivo prima, durante o immediatamente dopo la nascita, comporta, essenzialmente, una mancata acquisizione del linguaggio verbale, dal momento che udire è essenziale per imparare a parlare. 

Tale condizione è tra le più invalidanti perché è solo attraverso il linguaggio che possiamo comunicare con gli altri e, quindi, entrare a pieno titolo a far parte della società.
Inoltre, in età precoce, lo sviluppo delle funzioni sensoriali e di quelle psichiche è talmente collegato che ad un deficit uditivo corrisponderanno delle turbe psichiche e del carattere che ostacoleranno, a loro volta, un sano sviluppo sociale. In questi bambini si avranno alterazioni dello sviluppo di importanti funzioni, quali l'attenzione, la concentrazione e la comprensione. 

Le turbe psicologiche sono collegate a questi deficit: un bambino che non comprende quanto gli viene richiesto e non riesce ad esprimersi è diffidente e chiuso in se stesso, litigioso e violento. Queste situazioni sono spesso aggravate dall'atteggiamento iperprotettivo degli stessi genitori che mira a proteggere il figlio dai suoi limiti, ma che diviene esso stesso un limite alla sua autonomia. Il problema è lievemente diverso dal precedente, ma non per questo meno grave, nel caso di bambini diventati sordi dopo la nascita.

Considerato che i primi tre anni di vita sono essenziali per l'apprendimento del linguaggio, un bambino che è riuscito, almeno per un certo periodo, a percepire i suoni, è più avvantaggiato, anche se non per questo meno bisognoso di un buon intervento terapeutico. 
Diversamente, egli perderebbe ciò che ha appreso: si avrebbe una perdita anche totale della parola, cui si aggiungerebbero sostanziali cambiamenti della sua personalità. 

La condizione indispensabile per un buon recupero del bambino è, infatti, in entrambi i casi, la precoce applicazione di ausili protesici, come la protesi acustica, affiancata dalla terapia logopedica.

Ugualmente importante è il sostegno alla famiglia alla quale i docenti e i terapisti dovranno essere sempre vicini in un compito costante di informazione, rassicurazione e collaborazione, in modo che il problema del bambino non diventi un malessere in grado di schiacciare la famiglia, troppo spesso lasciata sola a gestire situazioni difficili.

progetto  e realizzazione edizioni associazione nell'attesa - © tutti i diritti riservati