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Celiachia: piccoli ospiti
dall’inferno del Sahara |
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di Giusy Egiziana Munda - e-mail | |||
"Era il me-se di febbraio 2002 quando mi recai nel deserto del Sahara per studiare la celiachia, che nel popolo Saharawi ha un'incidenza particolarmente elevata". Il Dott. Giuseppe Iaco-no, Direttore della struttura complessa di Gastroenterologia pediatrica dell'Ospedale "G. Di Cristina", decise di sposare la causa dei piccoli "ambasciatori di pace" che ogni anno si spostano in Europa per far conoscere la loro situazione politica, le tradizioni, i loro bisogni. Così nel 2003 parte l'iniziativa di "Fiori per il deserto", sposata interamente dall' Istituto dei ciechi “I. Florio e F. ed A. Salamone “di Palermo, di cui il Dott. Iacono è membro del Consiglio d' amministrazione. Tante le incertezze iniziali su questo progetto rivolto a bambini e bambine saharawi affetti da celiachia e con deficit della vista (requisito essenziale per poter accedere ai servizi dell'Istituto). Ogni anno, nei mesi di luglio ed agosto, vengono ospitati dal Centro venti bambini. I piccoli saharawi sono sottoposti a controlli medici e sanitari utili ad approntare le necessarie cure all'arrivo in città e prima del rientro nelle loro terre. "E' bello notare come nei due mesi di permanenza tutti i valori ematologici tornino normali", spiega il Dott. Iacono. "Cerchiamo di dare tanto a loro, ma riceviamo molto di più: la gratificazione nel vederli gioire tutte le volte che vanno al mare, in piscina, alle giostre, a mangiare il gelato, ascoltano la musica e giocano spensierati. Sono bambini straordinari che conquistano con le loro storie intrise di povertà e tristezza, ma soprattutto con la loro gioia e la gratitudine che si legge nei loro grandi occhi scuri quando gli si regala una carezza o un sorriso", confida il Dott. Iacono. "Diverse strutture aprono ogni anno le loro porte ai piccoli che vengono dal deserto. Io stesso li invito con gioia nella mia abitazione". Ma è bello pensare che anche diverse famiglie palermitane e non, hanno aderito all'iniziativa, ospitando un piccolo saharawi, garantendogli una dieta alimentare adeguata. "Il nostro è tutto volontariato", risponde. "Il Ministero non offre alcun contributo economico per sostenere l'iniziativa, ma si limita a valutare e approvare il progetto da noi presentato. E' demandata al singolo la disponibilità ad offrire le condizioni per la sua realizzazione. Spero che questa iniziativa non si fermi qui e che nei mesi e negli anni a venire si possa fare di più. Chiunque voglia aiutarci, proponendosi come famiglia ospitante per il breve periodo in cui saranno a Palermo, può contattare la responsabile amministrativa Dott.ssa Carmela Patti dell'Istituto dei ciechi, telefonando al numero 091540324". Eventuali donazioni possono essere intestate a: Istituto dei ciechi I. Florio F. ed A. Salamone, via Angiò, 27- Palermo, presso l'Agenzia 3 del Banco di Sicilia, IBAN: IT82J0102004603000300005344,causale: "Pro bambini del Sahara". |
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