anno 4
n. 7
23 febbraio 2009
sommario


PRIMA 
- Editoriale
Un trapianto di coscienza pulita
  (di Michele Guccione)


pag. 2: FATTI E PAROLE
- Punti di vista
Solo un … buon "pezzo di ricambio"? (di Diego Fabra) 
- Quando le vittorie non bastano (di Francesco Trupia) 
- Musica in biblioteca

pag. 3: MEDICINA
- Trapiantati di cuore, i protagonisti raccontano la loro “rinascita” (di Enza Bruno) 
- Inbox

pag. 4:  MEDICINA
-
Costruiamo un futuro a chi ha un organo malato (di Giusy Egiziana Munda)
- Family House, una “casa lontano da casa” 
- ISMETT, un riferimento d’eccellenza

pag. 5:  MEDICINA
- Donazione d'organi. Conosciamo meglio il ruolo delle associazioni (di Enza Bruno)

pag. 6: MEDICINA
- Le vie del dolore (di Francesco Anello)
- Amico Giuseppe (di Diego Fabra) 
- Consigliati

pag. 7: RUBRICHE
- Fitoterapia La natura aiuta il fegato (di Anna Maria Modica)
- Mangiarbene
Il merluzzo, pochi grassi tante proteine (a cura dello Studio Nutrizione e Dietetica)
-
Un vino doc contro ictus, tumore e infarto (di Ina Modica)

pag. 8: CERCHI UNA FARMACIA?
- Farmacie di turno
- Annunci immobiliari

pagina 4 - MEDICINA
Costruiamo un futuro a chi ha un organo malato”
di Giusy Egiziana Munda - e-mail

"Sono un ingegnere, a me piace costruire. Purtroppo, nella nostra Isola gelosie, opportunismo e interessi personali distruggono ciò che di buono si cerca di fare". Con voce pacata, attraverso la quale si avverte la passione e l' entusiasmo per la "sua creatura", Salvatore Camiolo, presidente dell'Associazione Siciliana dei trapiantati di Fegato, ci racconta la sua storia. "La mia può essere assunta come emblema di quanti nel passato, necessitando di un trapianto, intraprendevano i viaggi della speranza alla ricerca dei centri idonei. Il mio è avvenuto 15 anni fa a Milano, perché in Sicilia non esisteva alcun centro. Mi ritengo fortunato, sia per la riuscita dell'intervento che oggi mi vede qui, sia per le condizioni economiche agiate che mi hanno consentito di essere curato. Penso a coloro che, invece, non ce l'hanno fatta per mancanza di soldi e alle persone che si rivolgevano a strutture estere, affrontando disagi non solo sotto il profilo economico: si pensi alla difficoltà di comunicare in lingua straniera, o ai costi che la famiglia si trovava ad affrontare".

Perché ha deciso di dedicare la sua vita a chi affronta un trapianto di fegato?
"L'aver superato la malattia attraverso la donazione di un organo, ha fatto nascere in me la necessità di dover ricambiare, in qualche modo, quanto ho ricevuto. Dopo l'operazione, insieme ad un gruppo di trapiantati e ad alcuni medici sensibili al problema, abbiamo cercato di sensibilizzare l'opinione pubblica ed i politici perché venisse creato un centro trapianti in Sicilia in grado di offrire trattamenti sanitari mirati a tutti. L' impresa (non facilissima), grazie alla rara sensibilità di alcuni politici del tempo e del Cardinale Pappalardo, ha consentito di trovare i fondi per creare l'ISMETT, struttura che oggi consente di curare più di 4.000 persone l'anno. Dopo 10 anni di attività, l'ISMETT è tra i più importanti centri di trapianti d'Europa.

Quali organi è possibile trapiantare oggi all'ISMETT?
"Vi si effettuano trapianti di cuore, fegato, polmoni, reni e pancreas. Inoltre, una tecnica di recente acquisizione, sviluppata dal direttore dell'ospedale, Prof. Gridelli, ha permesso di ridurre considerevolmente i tempi d'attesa per i bambini. La tecnica ,denominata "split level", consente di salvare due vite contemporaneamente, quella di un adulto e quella di un bambino, attraverso un solo organo".

Quali organi si possono ricevere da un donatore vivo?
"Un rene e una parte di fegato. Il tutto, per scongiurare il traffico illegale di organi, dev'essere attestato di fronte ad un magistrato. Inoltre, la donazione può avvenire solo all'interno di strettissimi rapporti familiari".

Cosa cambia nella vita di un trapiantato?
"Ormai si può affermare che il livello di sopravvivenza post-trapianto raggiunge valori superiori al 90%. Le recidive nel caso di un trapianto di fegato esistono, come per ogni altro tipo di trapianto, ma sono molto basse. Al termine di un trapianto si torna a condurre una vita quasi normale, non da invalidi. Certo, occorre seguire qualche piccola attenzione quando si svolgono lavori particolarmente pesanti".

I costi per il paziente?
"Il centro accoglie utenti a costo zero perché la Regione Siciliana stanzia i fondi per la sua attività. Incidentalmente, osservo che per la nostra regione l'ISMETT è una risorsa, legata com'è ai più importanti centri di ricerca americani. Questo consente di restare al passo con le più recenti scoperte della scienza chirurgica". 

Lei è presidente dell'A.S. Tra.Fe., che ha costituito assieme ad altri nel 2006. Quali sono i supporti che offre l' Associa-zione al trapiantato?
"Riceviamo i pazienti e le loro famiglie già alla reception e siamo con loro in ambulatorio, nella sala antistante la sala operatoria. I nostri volontari accolgono, seguono e coccolano i pazienti, aiutandoli a muoversi all'interno dell'ospedale. Inoltre,
forniamo alle famiglie notizie in tempo reale sull'andamento dell' intervento. La struttura ospita anche un reparto pediatrico in cui i pazienti più piccoli sono intrattenuti dai volontari in ludoteca, in modo da alleviarne ansie e nervosismi".

Offrite una consulenza preventiva nei confronti dei pazienti?
"La gente ci telefona, ci scrive, ci invia e-mail per conoscere il nostro parere. Sino a ieri notte ho risposto alla e- mail di una diciottenne in attesa di trapianto di fegato che chiedeva consigli sui centri migliori. In genere, il nostro impegno è quello di trasmettere fiducia. Cerchiamo di aiutare a superare la paura del paziente nel rivolgersi al medico. La filosofia dei medici che operano all' ISMETT è di incentrare la propria attenzione sul paziente".

L'intervista si conclude qui. Ci accompagna all'uscita, salutandoci. 
Lo guardiamo un'ultima volta attraverso i vetri del Centro: Salvatore Camiolo, un ingegnere che, dopo la guarigione, ha avuto la possibilità di riprendere la sua attività e di destinare gran parte della sua vita ad aiutare chi affronta il calvario del trapianto di un organo.

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