anno 4
n. 3
26 gennaio 2009
sommario


PRIMA 
- Punti di vista
Il vero male del secolo
  (di Diego Fabra)
 

pag. 2: LE NOSTRE INIZIATIVE
- Pillole di solidarietà (di Michele Guccione)

pag. 3: MEDICINA
- Contro l'influenza troppi farmaci inutili(di Maria Rosaria Maresi) 
- Inbox
- Parte la task force dell’Associazione Nell’attesa
per fronteggiare l’emergenza Australiana


pag. 4:  speciale DIPENDENZA DA GIOCO
-
Macchinette, business di mafia (di Leone Zingales)

pag. 5: speciale DIPENDENZA DA GIOCO 

- La storia  (di Giusy Egiziana Munda )
- Quando ci si ammala di gioco  (di Giusy Egiziana Munda )
- In servizio dal 2006

pag. 6: MEDICINA
- Cure odontoiatriche: il laser ci aiuta a scacciare la paura del dentista (di Enza Bruno)
- Consigliati

pag. 7: RUBRICHE
- Lavoro e previdenza L'evoluzione storica 
  del fenomeno associativo
(di Eugenio Scotto 
  Di Tella)

- Mangiarbene
Il mandarino (a cura dello Studio
  Nutrizione e Dietetica)


pag. 8: CERCHI UNA FARMACIA?
- Farmacie di turno
- Annunci immobiliari

pagina 7 - RUBRICHE: Previdenza e lavoro
L'evoluzione storica 
del fenomeno associativo
di Eugenio Scotto Di Tella - avvocato

Il consolidamento dei movimenti operai costituì il terreno favorevole al sorgere di drammatici interrogativi che si radicarono nella coscienza dell'opinione pubblica e nell'affermarsi di nuove teorie che trovarono in Marx e in Engels i loro maggiori esegeti e la loro concretizzazione formale nel "Manifesto dei comunisti" pubblicato a Londra nel 1848, che propugnò "l'organizzazione del proletariato un partito di classe, la distruzione del dominio borghese, la conquista del dominio politico da parte del proletariato", in altri termini, la rivoluzione proletaria di una società comunista contro la società borghese.

Nel Manifesto Karl Marx profilava quella dottrina che successivamente assunse la denominazione di materialismo storico e che venne da lui sviluppata nell'opera di maggior impegno, Il Capitale (1867). I capisaldi del sistema marxista poggiavano su due teorie fondamentali: la concezione degli strumenti e dei metodi usati nella produzione; la concezione della società, nella sua struttura sociale, giuridica, religiosa e politica come derivazione del fattore economico. 

Perfezionate tali teorie, Marx pervenne alla conclusione che la formazione del capitale è sempre immorale, giacchè esso è il frutto di un indebito arricchimento del capitalista ai danni del lavoratore salariato, al quale egli corrisponde la mercede non in funzione dell'utilità che ricava dalla produzione, bensì in relazione alla misura della prestazione effettuata (quantità di lavoro svolto); in tal quisa lucrando il plus valore del lavoro non retribuito. 

Questo sistema di sfruttamento delle classi lavoratrici, tipico della società borghese, secondo Marx porterà fatalmente la conseguenza dell'affermazione di un nuovo regime politico-economico, il consumismo, che opporrà ai capitalisti - nel frattempo ridottosi numericamente per effetto della concentrazione dei capitali nelle mani di quei pochi sopravvissuti alla concorrenza - l'immensa schiera dei proletari i quali, tra loro associati, distruggeranno il capitalismo, devolvendo allo Stato la detenzione del capitale e degli strumenti di produzione.

Il marxismo esercitò una profonda influenza sugli eventi storici ed economici della seconda metà dell'800 e costituì il fondamento di teorie politiche che si svilupparono nell'età contemporanea, ma, soprattutto, gettò il seme dei fermenti associativi di numerose platee di lavoratori e delle lotte che ne caratterizzarono le istanze rivendicazionistiche. (8 - fine)

progetto  e realizzazione edizioni associazione nell'attesa - © tutti i diritti riservati