Veniamo accolti in una struttura che risponde a puntuali requisiti di igiene e sicurezza, dotata di strumentazioni tecnologicamente avanzate che conferiscono all'ambiente una sensazione di organizzazione e cura del dettaglio e dove a farla da padrone sono la qualità e il livello tecnologico d'avanguardia. A riceverci è il Dott. Gaetano Cappellino, responsabile della struttura, nella quale si occupa della diagnostica, in particolare, per la sezione senologica e ginecologica delle quali è specialista.
Dottore Cappellino, sotto il profilo della qualità delle apparecchiature, del materiale impiegato, degli esami, e via dicendo, ci sono differenze tra un gabinetto di radiologia e l'altro?
"Assolutamente sì. Oggi un radiologo può decidere di fare una radiografia utilizzando un tubo di cinquant'anni anni fa, una lastra rigenerata di scarso livello tecnico e uno schermo di rinforzo, tenuto, magari, ben pulito, ma che ha molti anni di vita. Sicuramente la radiografia viene fuori, ma bisogna valutare quali informazioni è in grado di rivelare. Una frattura femorale, per esempio, con diastasi di 10 centimetri, sarà visibile anche con le condizioni tecniche descritte, ma nel caso di una radiografia al torace utile ad evidenziare un piccolo focolaio di broncopolmonite, che nel tempo potrebbe dar luogo a seri problemi per la salute del paziente, con una metodica del tipo prima descritto, sarà impossibile la diagnosi. Questo fattore diventa ancora più rilevante nel caso di esami oncologici, dove l'impiego di tecnologie di un certo livello consente di avere una diagnosi precoce".
E, dal punto di vista economico, quale ricaduta ha sul paziente una diversa qualità di esami cui si è sottoposto?
"Un esame ecografico è eseguibile sia con un'apparecchiatura da 15mila, che con una da 400 mila euro. Ma qual è la differenza? Certamente, se un'apparecchiatura costa tanto una ragione deve pur esserci. In un esame al fegato, per esempio, un ecografo da 15 mila euro non può offrire una risoluzione spaziale con la stessa alta qualità di un ecografo da 400 mila che, invece, permette di evidenziare in tempi molto precoci un'alterazione - anche minima - dell'area esaminata (che, se non presa in tempo, potrebbe diventare un epatocarcinoma visibile solo a questo stadio attraverso attrezzature meno sofisticate) e consente così di salvare la vita del paziente. Ecco a cosa serve una macchina da 400 mila euro! Purtroppo, la gente,che non conosce questi vantaggi, spesso sceglie la struttura cui affidarsi per controlli ed esami non secondo uno standard riconosciuto di qualità, con tutto ciò che comporta, ma per un fatto squisitamente commerciale: ci si affida allo studio che effettua l'esame al minor costo. Oggi, purtroppo la salute appare più un fatto di listino che di qualità. Nel mio studio preferiamo andare controcorrente, continuando ad andare avanti con lo spirito che ci ha sempre mossi e puntando sempre e prima di tutto sulla qualità".
Come considera la figura del radiologo?
"Un radiologo può essere paragonato ad un pilota di Formula Uno. Michael Schumacher, per esempio, vinceva perché era un bravo pilota, ma aveva anche tra le mani la Ferrari, che funzionava. Se la macchina non avesse avuto alte prestazioni, Schumacher avrebbe potuto, comunque, conseguire dei buoni risultati, ma non avrebbe potuto vincere tante corse. Di contro, se la macchina avesse funzionato bene, ma il pilota fosse stato meno valido, avrebbe potuto conseguire dei buoni risultati in gara, perché dotato di una macchina con prestazioni al di sopra della media, ma non avrebbe, comunque, vinto tante corse. Quella del radiologo è una specializzazione per la quale bisogna saper essere un buon pilota e bisogna poter contare su una buona macchina".
Come fa un paziente ad orientarsi nella scelta di uno studio di qualità?
"Certo, non è facile. Intanto, un elemento è dato dalla certificazione ISO esposta al pubblico, che rivela l'alta qualità della strumentazione - e non solo - di cui si avvale la struttura. In presenza di una certificazione ISO 9001, anche uno studio che utilizza un ecografo da 15 mila euro deve sottoporsi ad una serie di controlli tecnici l'anno tali da garantirne l'ottimale funzionamento".
E del medico di qualità?
"La professionalità del medico la si scopre nel dialogo con il paziente. Noi, da sempre, sposiamo la linea dell'importanza del dialogo e dell'interazione tra lo specialista e il paziente e il suo medico di base".
Quali sono i servizi di qualità che lo studio Cappellino offre ai pazienti?
"Intanto, la nostra è una struttura che applica solo metodiche digitali. In questo, dunque, siamo ai vertici di ogni tecnologia: dalla semplice radiografia alla TAC multistrato, dall'ecografia alla mammografia. Il nostro è il primo - e forse unico - studio radiologico al mondo che consente, grazie all'acquisizione volumetrica tridimensionale di un ecografo, di avere la stessa stratificazione di una TAC, ma attraverso un'acquisizione ad ultrasuoni e non a raggi X. Praticamente, è come avere le informazioni di una TAC o di una risonanza magnetica, ma da una semplice acquisizione ad ultrasuoni, che consente una stratificazione della parte osservata su tutti i piani del 3D: assiali, coronari e sagittali. I piani tridimensionali rivelano informazioni su tutte quelle sezioni che non sono visibili attraverso la sonda ecografica. Con queste nuove tecnologie è come vedere da dentro la stanza ciò che con le vecchie tecniche siamo costretti a vedere guardando dallo spioncino. Oggi, infatti, è possibile vedere tutto nei vari aspetti per giungere con maggiori dettagli all'approccio terapeutico".
A proposito di problemi oncologici, come intende la prevenzione?
"In campo oncologico il termine più idoneo da usare non è prevenzione, perché è possibile prevenire tutto ciò di cui si conosce la causa. Nel caso di un tumore si conoscono tanti fattori di rischio, tante concause, ma non una causa certa. Per prevenzione vera s'intende la diagnosi che, più è precoce, maggiori possibilità offre di salvare la vita di un paziente. Infatti, se si riesce a diagnosticare un tumore di 3 millimetri, anziché di 1 centimetro, sarà possibile non solo eseguire un intervento mini invasivo, ma non occorrerà né chemio, né radioterapia ed il paziente potrà contare su una guarigione certa".
Quali esami eseguite presso la vostra struttura?
"Tutta la diagnostica ad immagini, a parte la risonanza magnetica della quale non siamo ancora forniti".
Lo studio di quali altre figure professionali si avvale?
"Oltre alla preziosa collaborazione di una specialista per la diagnosi tradizionale, ci appoggiamo ed avvaliamo del supporto di professionisti di chiara fama per lo studio di esami cardiologici, vascolari e ginecologici. Si tratta di specialisti che mettono a disposizione della metodica diagnostica la propria professionalità. Questo a dimostrazione che non ci affidiamo solo alla diagnostica eseguita attraverso la nostra strumentazione, ma anche di specialisti specifici per problemi esaminati".
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