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pagina 3 - MEDICINA | |||
Le orecchie a sventola si possono correggere con l’otoscopia | ||||
di Roberto La Monaca - Chirurgo plastico - info@robertolamonaca.com | ||||
Le cosiddette orecchie a sventola possono essere corrette a qualsiasi età mediante un’operazione di otoplastica. L'otoplastica è l'intervento che viene realizzato per correggere le orecchie a sventola - dette anche prominenti - al fine di riposizionarle in una posizione più corretta e di creare una piacevole morfologia del padiglione auricolare. Nella normalità, le due orecchie non sono mai esattamente uguali e simmetriche e, pertanto, anche l'intervento chirurgico difficilmente consentirà di realizzare questa opzione. L'intervento non ha alcuna ripercussione sull'udito. Dopo l’operazione non residuano cicatrici visibili, perché sono situate nel solco retroauricolare, nelle naturali pieghe dell'orecchio. A seconda delle necessità, può essere opportuno intervenire su entrambe le orecchie, oppure su una sola e la tattica chirurgica può differire sui due lati. L'intervento è spesso effettuato anche sui bambini a partire dai cinque - sei anni di età. L'operazione può essere realizzata in anestesia locale, semplicemente rendendo insensibile il padiglione auricolare con punture locali o, eventualmente, in anestesia locale con sedazione, cioè iniettando anche dei farmaci per via endovenosa al fine di tranquillizzare il paziente. Nei bambini più piccoli può essere necessario ricorrere all'anestesia generale. L'operazione consiste nell'asportazione di una piccola ellissi di cute dalla faccia posteriore del padiglione auricolare e nel successivo rimodellamento e riposizionamento della cartilagine auricolare. Ciò può essere ottenuto indebolendo la cartilagine con strumenti particolari, o con il bisturi e fissando la cartilagine nella nuova posizione con numerosi punti. In alcuni casi l'orecchio può ritornare, seppure parzialmente, in posizione prominente rispetto a quanto ottenuto con l'intervento: in tale eventualità, può essere opportuno effettuare una correzione secondaria, generalmente in anestesia locale. |
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