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pagina 4 - SPECIALE SCREENING URO-GENITALE | |||
Infertilità: oggi è possibile accertarla e curarla | ||||
di Giuseppe Lauria - Dirigente Medico Urologia ARNAS Ospedale Civico di Palermo - www.UrologiaAndrologiaLauria.com | ||||
L'infertilità è la mancanza di concepimento dopo dodici mesi di rapporti regolari "non protetti", determinata dalla riduzione della capacità fecondante dell'individuo. La compromessa capacità riproduttiva costituisce un problema medico e sociale: in Italia più del 20 per cento delle coppie in età fertile ne è colpita. La mancata gravidanza oggi viene attribuita per il 50 per cento all'uomo e per un 50 per cento alla donna, con una variabilità del 10 per cento dov'è compresa quella sterilità inspiegata, non identificabile con una causa precisa. Tra i fattori che riducono la fertilità in entrambi i sessi sono da annoverare: le anomalie congenite dei genitali o del sistema nervoso centrale e le malattie genetiche; gli interventi chirurgici pelvici e/o genitali, le lesioni al midollo spinale; le malattie trasmesse sessualmente, le infezioni genito-urinarie, alcune malattie renali, il diabete, la radioterapia, gli stati febbrili, la tubercolosi, il vaiolo, altre malattie croniche, ecc…; l'assunzione di farmaci che possono interferire con la spermatogenesi; l'inquinamento ambientale, il lavoro con esposizioni a fonti termiche, le sostanze chimiche, le radiazioni; le abitudini sessuali (uso di lubrificanti, frequenza e durata del coito, ecc…); le abitudini alimentari (grassi animali, poca frutta e verdura, ecc..); il fumo, l'alcol, le saune frequenti, ecc… Le principali cause della ridotta fertilità femminile, invece, sono: la mancanza dell'ovulazione (ruolo importante lo svolgono gli ormoni), utile dosaggio di FSH, LH, PRL, 17-beta estradiolo, progesterone; le patologie tubariche e pelviche (accertate con ecografia ed isterosalpingografia); le infiammazioni ed infezioni ai genitali (tamponi vaginali per la ricerca di germi comuni, clamidia, micoplasmi, miceti, ureaplasma); i fibromi uterini. Nell'uomo l'esame fondamentale per verificare il grado di fertilità è lo spermiogramma corredato di spermiocoltura, quest'ultimo impiegato per escludere infezioni che alterano la spermatogenesi. L'esame dello sperma dev'essere eseguito in maniera sterile e raccolto in contenitore sterile (bicchiere delle urine), dopo astinenza sessuale di tre - cinque giorni, e portato in un laboratorio analisi (se non si raccoglie in loco) entro mezz'ora dalla raccolta. L'approccio alla valutazione del paziente con infertilità parte, comunque, come per altre patologie, da un'anamnesi accurata, dall'esame obiettivo clinico completo, dagli esami di laboratorio e da eventuali esami strumentali mirati. Grazie ai progressi raggiunti nella cura dell'infertilità di coppia, come terapie specifiche sul fattore eziologico, tecniche di fecondazione in vitro, inseminazione artificiale, oggi la fecondazione può essere ottenuta anche in assenza di fattori eziologici noti. |
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