anno 5 - n. 3 del 18 gennaio 2010

sommario

PRIMA
- EDITORIALE
Ossa: diamo un servizio a giovani e adulti (di Michele Guccione)

pag. 2: ATTUALITA'
- PUNTI DI VISTA Le tanto amate suocere (di Diego Fabra)
-
"ANIO informa" mensile da trentamila copie 
per parlare di osteomielite
(di Giusy Egiziana Munda)

pag. 3: SPECIALE APPARATO OSTEOARTICOLARE
-
Ecografia tridimensionale, nuova frontiera della diagnostica
(di Franca Barra)

pag. 4:  SPECIALE APPARATO OSTEOARTICOLARE
-
Salomone: "L'osteoporosi è un nemico silenzioso" (di Giusy Egiziana Munda)

pag. 5: SPECIALE APPARATO OSTEOARTICOLARE
- Settimana di screening gratuiti all’apparato osteoarticolare per adulti e giovani

pag. 6: MEDICINA
- I DISCORSI DEL BOLLINO BLU Come tornare in linea dopo gli eccessi di fine anno (di Giovanni Alberti)
- Annunci immobiliari

pag. 7: SERVIZI
-
Cerchi una farmacia?
- Consigliati

pagina 3 - SPECIALE APPARATO OSTEOARTICOLARE
Ecografia tridimensionale, nuova frontiera della diagnostica
di Franca Barra - redazione@nellattesa.it

"L'approccio all'ecografia tridimensionale è iniziato nel 1995 e si può sintetizzare con queste parole che scrissi tempo fa per presentare la metodica al congresso mondiale SIUMB di Firenze: 'Qualcuno anticamente sosteneva che uno dei mali del mondo fosse quello che l'uomo s'innamori con una certa facilità di un'idea e che questa, alla lunga, possa rendere illogici'. Il massimo è, comunque, quando, col tempo, ci si rende conto che quell'idea che ci fa apparire irrazionali, diventi logica e condivisibile dai più. In questo pensiero vorrei sintetizzare cosa sia per me il passato ed il presente dell'ecografia tridimensionale, pensando con positività ad un futuro, credo non molto lontano, che trasformi questa 'logica' in necessità". 
Gaetano Cappellino, il noto specialista palermitano di Diagnostica per immagini, ha sempre guardato avanti, unendo all'indubbia passione del medico, la predisposizione alla ricerca nel settore delle tecnologie avanzate, tracciando, di fatto, nuovi orizzonti nella Medicina per immagini. 
Il Dott. Gaetano Cappellino, inoltre, partecipa a diversi congressi di medicina in qualità di relatore.

Com'è stata accolta inizialmente la sua idea di applicare all'ecografia la tecnologia tridimensionale?
"Sono stato molto criticato per questa mia idea, ma, in effetti, quel che ho fatto è stato partire da un'ipotesi apparentemente folle per giungere all'idea logica che oggi porta alla nascita ed allo sviluppo dell'ecografica tridimensionale ed alla possibilità che la sua applicazione, ad esempio, in Senologia possa suggerire la tipologia d'intervento sul tumore alla mammella, con un intervento il meno possibile invasivo".

Se non andiamo errati, all'interno della sua struttura, lei non si occupa solo dell'aspetto medico…
"Non mi sono occupato mai esclusivamente dell'aspetto medico, ma ho dedicato tempo, studio e passione anche alla progettazione, alla ricerca, allo sviluppo di nuove tecniche. Grazie a questa passione mi sono trovato a collaborare da sempre con case produttrici di apparecchiature elettromedicali sul piano del loro sviluppo. Fatto questo che, oltre a favorire l'instaurazione di un rapporto fiduciario, comporta la possibilità di suggerire tutta una serie di migliorie tecnologiche sulla scorta dell'esperienza diretta. Di contro, mi viene garantita la fornitura di attrezzature e materiali di altissima qualità". 

In cosa consiste esattamente il suo rapporto con le case elettromedicali?
"E' la storia del 3D. Nel 1994 ho visto a Chicago un'apparecchiatura che forniva immagini tridimensionali ricostruite di un bimbo in grembo alla mamma. L'idea era talmente innovativa che mi ha indotto a pensare che poteva nascerne qualcosa di veramente importante. Ho, dunque, acquistato quella macchina alla cieca, con l'aiuto della Leasingroup (oggi Credito Siciliano che mi piace citare per l'atteggiamento da mecenate che ha avuto, sostenendomi senza tanti impedimenti burocratici nell'iniziativa, solo perché mi ero innamorato dell'idea). Subito dopo ho iniziato ad avere rapporti con la Kretz, l'azienda austriaca che aveva progettato la macchina, realizzando nel mio studio la prima ecografia muscolo-scheletrica tridimensionale al mondo e la prima acquisizione oncologica al seno con sonde ad alta frequenza. Così, l'ecografia tridimensionale, da idea nata per far vedere volti di bimbi in grembo è diventata una metodica scientifica che, oggi, è ampiamente applicata ai campi della diagnostica che vanno dall'internistica all' oncologia, dalla muscolo-scheletrica alla ginecologia e ostetricia e oltre. Multinazionali produttrici di apparecchiature elettromedicali come la Medison e la General Electric (che hanno inglobato il brevetto) e la stessa Kretz Tecknic hanno in possesso tutto lo sviluppo dell'ecografia tridimensionale che ho studiato personalmente per loro. Sviluppo che oggi si sta riproponendo all'interno della Aloka, la casa storica dell'ecografia mondiale, che mi ha chiesto di portare loro tutta la mia esperienza di ricerca e di ampliarla".

Nel suo studio è presente un colposcopio virtuale. Cos'è e quali sono i campi di applicazione?
"E' una tecnologia che fa parte degli sviluppi dell'ecografia 3D, in fase sperimentale, utilizzata in campo ginecologico. La colposcopia virtuale serve per valutare gli strati profondi del collo dell'utero, sia, quindi, per esprimere un giudizio qualitativo del sottoepitelio, sia della struttura stessa. La metodica utilizzata è 'work in progress'. Si sta valutando il livello di affidabilità dell'attrezzatura impiegata attraverso la quantità di risultati certi. L'affidabilità di questa tecnologia potrebbe consentirci di usarla come futuro esame di screening, cioè, oltre a fare lo striscio o il pap test, la colposcopia virtuale potrebbe diventare un valido supporto alla colposcopia reale. In pratica, la colposcopia virtuale può permettere di valutare approfonditamente gli strati sottostanti la mucosa, che dalla colposcopia reale hanno generato un sospetto. La colposcopia virtuale potrebbe diventare, un importante supporto, per esempio, nello studio delle infezioni da HPV,ovvero da papilloma virus".

Studio Cappellino: pillole di storia 

Lo studio Cappellino è nato quarantotto anni fa dall'idea del Dott.Giuseppe Cappellino e di un suo collega che, come tanti medici di allora, libero dalle tante leggi e dall'eccessiva burocrazia odierna, decisero di aprire uno studio privato di ortopedia e radiologia, sfruttando anche la richiesta di consulenze professionali provenienti dalla clientela del padre, noto medico di famiglia palermitano. 
Lo studio, passato, poi a Gaetano, attraverso le sue specializzazioni, ha raggiunto un'ulteriore evoluzione tecnica che lo ha portato all'attuale struttura.

Novità tecnologiche in programmazione
C'è in progettazione una sonda cardiologica che dovrebbe consentire di fare la coronarografia senza mezzo di contrasto, solo attraverso un'acquisizione transesofagea tridimensionale. Tutto ciò comporta, in un prossimo futuro, di sfruttare la coronarografia (una tecnica molto invasiva) solo in casi di assoluta necessità. 
Già la TAC, oggi, fornisce informazioni in questo senso, ma occorre il mezzo di contrasto, come pure l'assorbimento di un'elevata dose di radiazioni. Lo sviluppo di una sonda coronarica tridimensionale transesofagea, invece, potrebbe dare gli stessi risultati, eliminando tutte le problematiche oggi connesse.

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