anno 4
n. 44
30 novembre 2009
sommario



PRIMA
- EDITORIALE
La mente in prigione (di Diego Fabra)

pag. 2: LA PAGINA DEL CONSUMATORE
-
SERIT Sicilia: la rateizzazione delle imposte 
per imprese e lavoratori in difficoltà
(A cura dello Staff Comunicazione della SERIT Sicilia)
- Annunci immobiliari

pag. 3: MEDICINA
-
Modellare il corpo con la Liposcultura tridimensionale: nuova tecnica chirurgica per migliorare il proprio aspetto (di Roberto La Monaca)

pag. 4:  SPECIALE SCREENING URO-GENITALE
-
Giannetto: “La prevenzione delle malattie renali
deve partire dal medico di famiglia”
(di Giusy Egiziana Munda)

pag. 5: SPECIALE SCREENING URO-GENITALE
- Raffaele Annaloro: nella prevenzione risiede la riduzione dei danni renali e della spesa sanitaria per dialisi e trapianti (di Franca Barra)

pag. 6: AMBIENTE
-
Trent'anni di Area marina protetta ad Ustica (di Aldo Messina)
- Consigliati

pag. 7: RUBRICHE
-
Cerchi una farmacia?

pagina 5 - SPECIALE SCREENING URO-GENITALE
Raffaele Annaloro: nella prevenzione risiede la riduzione dei danni renali e della spesa sanitaria per dialisi e trapianti
di Franca Barra - redazione@nellattesa.it

Il ramo specialistico della medicina che si occupa delle vie urinarie - e in particolare dei reni - è la Nefrologia. Il nefrologo è lo specialista che, oltre all'aspetto anatomico e fisiologico degli organi che compongono l'apparato urinario, esamina tutte le patologie che possono colpire gli elementi rientranti nell'area di sua competenza, valutando quale metodologia utilizzare per diagnosticare con certezza la malattia e quali terapie e tecniche operatorie adottare per curare le disfunzioni o le anomalie eventualmente riscontrate. Valuta, infine, se ricorrere, quale estrema ratio, al trapianto di un rene, provvedendo, di regola egli stesso, all'esecuzione di questo delicato intervento.
Scendendo più nello specifico nefrologico, le patologie renali più frequenti - a parte quelle ereditarie e su base immunologica (malattia di Fabry, rene policistico, malattia di Berger) - sono indirettamente legate a tre grosse patologie: l'ipertensione, il diabete e l'obesità.
"Ma l'aspetto più inquietante è che le malattie renali hanno un incremento annuo del 6-8 per cento, tanto da poter parlare di epidemia di malattie renali", spiega il Dott. Raffaele Annaloro, specialista in nefrologia presso l'Ambulatorio di Dialisi e Terapie renali di piazza Europa a Palermo.

A cosa è dovuto?
"Sia alla diagnostica, che è diventata più raffinata (tanto da individuare più facilmente l'individuo affetto da patologie renali), sia all'aumento di fattori di rischio associati agli attuali stili di vita della società occidentale, quali l'ipertensione, il diabete, l'obesità, la dislipidemia, lo scarso consumo di frutta e verdura, un maggior consumo di alcol, la scarsa attività fisica e il fumo, che interessano l'apparato cardiovascolare, ma sono, anche, causa dell'incremento di malattie renali".

Quali sono i numeri del problema e cosa si può fare?
"Nonostante i progressi della tecnica, un italiano su dieci soffre di malattie renali. Sono circa cinquantamila i dializzati e settemila i pazienti in attesa di trapianto. Ma se il trapianto e la dialisi sono procedure invasive che è preferibile scongiurare, non sono da trascurare i costi di carattere economico: ogni paziente in trattamento dialitico, infatti, costa alla comunità dai trentacinquemila ai cinquantamila euro l'anno. Per questo una efficace e capillare prevenzione primaria rappresenta la cura migliore delle malattie renali".

Un intervento di prevenzione quali vantaggi potrebbe offrire?
"Uno è quello economico, per cui prevenire l'aggravarsi delle malattie renali - fatto che determina ingenti spese per la dialisi o per il trapianto - comporterebbe una riduzione della spesa sanitaria. L'altro riguarda una riduzione dei danni ai reni".

Per prevenire cosa bisogna fare?
"Sarebbe sufficiente seguire tre regole essenziali che possono essere affrontate anche dai medici di famiglia e che riguardano il controllo della glicemia, la misurazione della pressione, l'analisi delle urine, l'esame del sangue per conoscere i valori della creatinina. Tali controlli consentono non solo un miglioramento della funzione renale, ma anche della funzionalità cardiaca, in quanto reni e cuore vanno di pari passo. Dal momento che cuore e reni sono legati a doppio filo, le patologie che colpiscono il primo finiscono spesso per danneggiare anche il secondo".

A quale età è preferibile sottoporsi a controlli?
"Sarebbe preferibile dalle fasce più tenere, magari dall'età scolare, sottoponendo i bambini almeno all'esame delle urine".

Quali sono i soggetti a rischio?
"Gli adulti diabetici e quelli ipertesi, le donne che hanno avuto ripetute infezioni delle vie urinarie. Non esistono fasce d'età precise, ma categorie a rischio. 

Cosa consiglia?
"E' molto importante non sottovalutare, nell'ambito della prevenzione, lo stile di vita: fumo e alcool, contribuiscono ad aumentare il rischio di danni ai reni ed un regolare esercizio fisico stabilizza e mantiene la pressione a livelli accettabili. Fondamentale è anche la dieta: meglio un regime a basso contenuto proteico e di sodio. La prevenzione è anche ovviamente sul fronte medico: i farmaci più utilizzati sono quelli che aiutano a contenere l'ipertensione e il diabete. Particolare importanza assume, inoltre, nell'ambito della prevenzione, una maggiore collaborazione fra i medici di Medicina generale e la Nefrologia territoriale per la rapida individuazione dei pazienti nefropatici, nell'ambito di una strategia di prevenzione, di diagnosi precoce e percorsi terapeutici condivisi". 

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