pagina 3 - MEDICINA | |||
La menopausa non provoca osteoporosi | |||
di Enza Bruno - e-mail - con la consulenza del Dott. Giovan Battista Tripoli | |||
Il corpo di una donna è uno scrigno di bellezza e armonia, ma in continua evoluzione e i cambiamenti quasi sempre destabilizzano, creando momenti di crisi che necessitano di tanta fatica e impegno per essere superati. La menopausa è uno dei momenti più delicati nella vita di una donna: il corpo si trasforma diventando quasi un estraneo, una prigione che mina alle basi la femminilità e l'autostima. In realtà, la menopausa è un evento fisiologico del tutto naturale, che corrisponde al termine del ciclo mestruale e dell'età fertile. Se accettate con consapevolezza e maturità, le trasformazioni fisiche possono diventare un importante momento di arricchimento, di condivisione e - perché no? - di libertà: la donna può vivere la propria sessualità senza lo spauracchio di una gravidanza non desiderata. Con la menopausa termina l'attività ovarica: non vengono più prodotti follicoli e, conseguentemente, gli ormoni, prima dell'ovulazione (dal follicolo stesso) e subito dopo l'ovulazione (dal corpo luteo); tale stato provoca una serie di mutamenti, che riguardano gli aspetti trofici, metabolici e sessuali del corpo. Una donna sana che ha sempre seguito un corretto stile di vita, non ha mai fumato e non ha familiarità con patologie particolarmente gravi, può stare tranquilla, anche se ha l'obbligo, come tutte, di sottoporsi ai controlli preventivi che servono a monitorare il graduale passaggio dalla fase fertile a quella non più deputata alla procreazione. Questa fase di transizione, che inizia intorno ai 42 anni e si conclude dopo circa un decennio, permette al corpo della donna di abituarsi gradualmente al nuovo stato fisico e mentale ed è definita "climaterio". Una delle peculiarità del climaterio è il far emergere patologie organiche o psichiche latenti che, in questa fase di transizione, spesso si manifestano con evidenza clinica. Di conseguenza, bisogna conoscere perfettamente il proprio stato fisico ancora prima del climaterio, valutando attentamente i valori al limite, perché questi, certamente in menopausa, diventeranno patologie complicando il nostro quadro clinico. L'osteoporosi è quasi sempre erroneamente collegata all'insorgere della menopausa, come se fosse quest'ultima a procurarla, invece ne è una delle patologie, come ad esempio, l'ipertensione. Necessitano di più attenzione, perché si slatentizzano quando il corpo della donna si trova in questa delicata fase. La menopausa, quindi, non provoca l'osteoporosi, bensì può favorirne l'insorgenza o, ancora di più, accelerare il processo di demineralizzazione ossea, se è già in atto. L'osteoporosi è una rarefazione della massa ossea nel suo insieme ed è un fenomeno naturale, entro certi limiti, nella misura in cui rappresenta uno degli aspetti dell'invecchiamento del corpo, mentre è una vera e propria malattia quando la complessiva massa ossea scende sotto l'11 per cento dell'intera massa corporea causando cedimenti o fratture spontanee. Per scongiurare tale pericolo o comunque per poterlo prevenire, o curare meglio, è opportuno, prima di entrare nel climaterio, effettuare una densitometria ossea total body con una frequenza biennale per poi monitorare la situazione complessiva al momento del vero e proprio ingresso in menopausa. Altri fastidi possono essere i disturbi vasomotori, correlati ai mutati equilibri ormonali, le cosiddette vampate di calore; la distrofia delle mucose (l’assottigliamento delle pareti di rivestimento degli organi genitali), lo squilibrio dell'ecosistema vaginale che può favorire l'insorgenza di fastidiose infezioni, e infine i disturbi psicologici che possono ingigantire ai nostri occhi il "problema menopausa" facendoci credere erroneamente di essere arrivate al capolinea della nostra femminilità. |
|||
|