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Togliamo gli occhiali con il laser
Intervista al Dott. Francesco Valvo, responsabile della chirurgia del Centro oculistico Domus. Screening gratuito alla vista il 27 ottobre
di Franca Barra - redazione@nellattesa.it

Nell’ultimo decennio si è assistito ad un continuo proliferare di interventi con il laser della cosiddetta chirurgia refrattiva che mira a “togliere gli occhiali”, anche perché la tecnologia ha fatto dei notevoli passi avanti riuscendo così ad aumentare la precisione dei trattamenti, la prevedibilità dei risultati e riducendo le già scarse complicanze. Abbiamo chiesto al Dott. Francesco Valvo, responsabile della chirurgia del Centro Oculistico Domus, di fare il punto su queste metodiche che incuriosiscono e interessano sempre più persone.

Cosa si intende per chirurgia refrattiva?
“E' una tecnica che consente di annullare o ridurre i difetti visivi che normalmente vengono corretti con l'utilizzo di occhiali o lenti a contatto. Le più frequenti metodiche sono il laser ad eccimeri e la chirurgia con l'impiego di speciali lenti intraoculari per la correzione dei difetti di vista più gravi. Qualsiasi tecnica venga utilizzata, lo scopo è quello di eliminare o ridurre l'uso degli occhiali, senza modificare le patologie associate al difetto visivo. Ad esempio, nel caso di un miope, l’intervento refrattivo non risolve le alterazioni retiniche connesse alla miopia”.

Quali sono i difetti che possono essere corretti con il laser?
“E' possibile la correzione laser della miopia, dell'ipermetropia, dell'astigmatismo e, recentemente, anche della presbiopia. Nel caso della miopia, il soggetto vede chiaramente da vicino, ma non riesce a vedere adeguatamente da lontano senza occhiali o lenti a contatto. La causa è dovuta a diversi fattori: l'eccessiva curvatura della cornea, l'accentuata curvatura del cristallino o l'eccessiva lunghezza del bulbo oculare. Nel caso dell'ipermetropia la visione è alterata, sia da lontano che da vicino. In giovane età si riesce a sforzare la muscolatura oculare per mettere meglio a fuoco gli oggetti, provocando un affaticamento visivo. Essa è dovuta ad una ridotta curvatura corneale o ad una ridotta lunghezza del bulbo oculare. L'astigmatismo è un difetto visivo che non consente una buona visione né da vicino né da lontano, a causa di una alterazione della curvatura corneale. In genere, nell'occhio astigmatico, le immagini appaiono sfocate e/o distorte. Nel caso della presbiopia il soggetto ha difficoltà a mettere a fuoco le immagini da vicino: ciò si verifica dopo i 40 anni ed è causato dal progressivo indurimento del cristallino, determinando, quindi, incapacità di cambiare la sua forma durante l'accomodazione”.

Come funziona il laser ad eccimeri?
“Il laser ad eccimeri utilizza un fascio di luce ultravioletta ad altissima energia, ma con un basso potere penetrante tra le cellule adiacenti. Ciò consente di ottenere un effetto di evaporazione dei tessuti con la precisione di millesimi di millimetro. In questo modo viene rimodellata la cornea, creando un nuovo profilo in grado di correggere il difetto visivo del paziente”.

Esistono diverse tecniche per correggere i difetti visivi?
“Si usano prevalentemente due tecniche laser: la PRK e la LASIK.
Nella PRK (fotoablazione corneale di superficie) viene prima asportato l'epitelio corneale, cioè lo strato più esterno, e poi viene applicato il trattamento laser. Nella LASIK (cheratomileusi laser in situ) si esegue una microscopica incisione corneale semicircolare mediante un microcheratomo al fine di ottenere una fetta di tessuto (un "flap") che non viene asportato, ma ribaltato per poi essere riposizionato dopo aver eseguito il laser nei tessuti corneali più profondi. Durante il trattamento, che dura pochi minuti, il paziente non sente dolore, poiché si utilizzano colliri anestetici per bloccare la sensibilità oculare.

A quale età è consigliabile sottoporsi al trattamento?
“Tecnicamente si può intervenire a qualsiasi età, ma si evita la giovane età poiché è necessario attendere la stabilizzazione del difetto visivo”.

Dopo quanto tempo avviene il recupero visivo?
“Nel caso della tecnica PRK è necessario attendere qualche giorno perché occorre che l'epitelio corneale rimosso si rigeneri. Solitamente, durante questo pe-riodo il soggetto indossa una lente a contatto per ridurre i fastidi postoperatori. Nel caso della LASIK, buona parte del recupero visivo avviene già dopo qualche ora e non è necessario indossare la lente a contatto”.

Quali precauzioni occorre adottare dopo un trattamento laser?
“Il riposo e l'astensione dalla guida sono necessari solo per qualche giorno. E’ consigliabile astenersi da sport traumatici, contatto con saponi, liquidi e vapori per almeno 15 giorni o 1 mese nel caso di sport acquatici. In alcuni casi, specialmente in particolari ambienti lavorativi, è necessaria la protezione oculare con occhiali. Dopo il trattamento è indispensabile seguire scrupolosamente la terapia prescritta a base di colliri antibiotici e antiinfiammatori, nonché effettuare i controlli oculistici programmati, che saranno ravvicinati inizialmente, fino all'ultimo dopo 6 mesi”.

Esistono complicanze dopo il trattamento con il laser?
“Come dico sempre ai miei pazienti, in medicina non c'è niente di innocuo, ma se si rispettano i criteri di selezione del paziente e vengono scrupolosamente effettuati tutti i test pre-operatori, si riduce al minimo la possibilità di comparsa di fastidi post trattamento laser”.

Chi si può sottoporre alla chirurgia refrattiva?
“Non tutti i pazienti possono essere sottoposti ad un trattamento laser. E' necessario, pertanto, eseguire esami preliminari per valutare lo stato di salute della cornea al fine di stabilire se il paziente può sottoporsi al trattamento. Nel nostro Centro è possibile eseguire tali esami che consistono in: esame della acuità visiva, autorefrattometria, oftalmoscopia, cicloplegia, esame della sensibilità corneale, topografia corneale (per la valutazione della morfologia e della curvatura corneale), pachimetria corneale (per la misurazione dello spessore corneale la cui valutazione è indispensabile per programmare interventi di chirurgia refrattiva corneale). Con tali esami si ha già la prevedibilità del risultato refrattivo che pone le basi per un recupero visivo ottimale”.

Il 27 ottobre prossimo, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30 il Centro Oculistico Domus metterà a disposizione dell'utenza un'équipe formata da una oculista, la dott.ssa Maria Rossella Macedonio e da una ortottista, la dott.ssa Giusi Mannino, per uno screening gratuito.

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