Quest’infezione, causata dal protozoo Toxoplasma condii, solitamente è trasmesso dai gatti o con il consumo di carne non cotta a sufficienza. Nell’adulto sano, l’infezione generalmente è senza sintomi, mentre nei pazienti con deficit del sistema immunitario quali i malati di AIDS può portare a gravi infezioni che attaccano cervello e cervelletto. La toxoplasmosi è una malattia infettiva che, durante la gravidanza, può diventare rischiosa. Per questo, gli specialisti medici consigliano di non mangiare carne cruda o poco cotta, di lavare bene frutta e verdura e di fare attenzione al contatto con gli animali, specialmente i felini, così da evitare quest’infezione. Il Toxoplasma gondii, infatti, vive in genere nel tratto intestinale del gatto, che s’infetta, cibandosi della carne di piccoli roditori. Esso rappresenta l’animale serbatoio per la riproduzione del protozoo, perché nel suo intestino il toxoplasma svolge il suo ciclo di riproduzione sessuata. Le ovocisti sono espulse con le feci del gatto e possono essere ingerite da un altro animale o rarissimamente dall’uomo. Contrarre la toxoplasmosi in gravidanza, infatti, può creare danni al feto o andare incontro ad un aborto. Per scoprire se si è colpiti, si può eseguire il toxo-test, uno specifico esame del sangue, ma in generale per prevenirla occorre seguire poche norme d’igiene personale e alimentare.
Francesco Sanfilippo
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