Il complesso rapporto tra lo zolfo e le articolazioni ossee, cute e capelli

Lo zolfo è un elemento chimico importante per il nostro organismo, la cui carenza sarebbe molto dannosa per la sua conservazione. Il suo apporto è vitale, infatti, per la protezione dei capelli e della cute. La sua assenza può aprire le porte a infezioni osteo-articolari, perciò è bene non trascurarne l’apporto che può avvenire attraverso l’ingestione del cibo. Infatti, è un elemento contenuto nell’aglio, nella cipolla, nelle patate, nel miglio, nei cavoli, nella lattuga, nel radicchio, nel peperone, nell’asparago, nel cardo, nelle uova, nei pesci, nelle carni bianche e rosse. Non ultimo, la sua presenza costituisce un elemento non secondario per la nostra igiene orale.
I capelli sono uno dei principali depositi di zolfo e di aminoacidi solforati quali cistina e metionina componenti della cheratina. La folta capigliatura delle donne giovani è creata dagli estrogeni perché i capelli sono importati depositi di zolfo e zinco, aminoacidi solforati, necessari per la gravidanza. Tutto nel corpo umano ha un suo preciso significato ai fini del mantenimento della vita. Gli estrogeni agiscono eliminando i peli, producendo una cute chiara, capelli folti e abbondanti. Gli androgeni (ormoni maschili) fanno venire, invece, i peli e possono eliminare i capelli. Senza aminoacidi solforati e zolfo non abbiamo capelli sani.
Per comprendere il ruolo vitale dello zolfo, si consideri che ciascuno di noi possiede circa 4 grammi di ferro nel suo sangue. Ciascuno di noi possiede 180 – 200 ed oltre grammi di zolfo. Lo zolfo è il quarto minerale per quantità nel corpo umano, dopo il calcio, fosforo e potassio. Il nostro corpo, quindi, ha molto più zolfo che sodio.
Lo zolfo è il ricordo biologico, custodito dentro le nostre cellule, dell’era vulcanica della terra. Esso ha origine dall’attività dei vulcani, viene dal centro della terra ed è uguale allo zolfo presente nei pianeti e nel cosmo. Quest’elemento è uno dei costituenti principali del tessuto connettivo, delle articolazioni ossee, dei legamenti, della cartilagine. Una carenza nutrizionale di zolfo causa patologie osteo-articolari, patologie degenerative sul tessuto connettivo. Lo zolfo entra nella costituzione della cartilagine, dell’ormone insulina, svolge un ruolo importante nella tiroide, entra nella costituzione di numerosi enzimi attivi nel metabolismo cellulare, nella costituzione dell’eparina e dell’Acetil-CoA essenziale per avere energia e combattere l’obesità attraverso un efficace ciclo di Krebs. Entra nella costituzione della vitamina B e lo zolfo ha un ruolo primario nella salute ed estetica della cute. In questo senso, si può continuare per evidenziare il ruolo vitale dello zolfo nel corpo umano. Avere il valore dell’omocisteina alterata vuol dire che abbiamo compromesso importanti reazioni biochimiche nelle quali sono coinvolti lo zolfo e aminoacidi solforati, perciò mai sottovalutare il valore dell’omocisteina nel sangue.
Lo zolfo, inoltre, è contenuto in tutti gli alimenti sotterranei quali aglio, cipolla, scalogno, patate, carota, bietola rossa, topinambur, sedani rapa, ravanelli, rape, daikon. 
Il miglio contiene dosi interessanti di zolfo e aminoacidi solforati, seguito da quinoa e amaranto (pseudo cereali), da avena e da orzo, oltre al farro. Anche lenticchie e i ceci in maggiore dose e poi fagioli contengono zolfo. Inoltre, è contenuto nei cavoli, lattuga, radicchio, peperone, melanzana, zucchina, spinacio, bietola da foglia e da costa, asparago, cardo, finocchio, uova, pesci, coniglio, carne bianca e rossa. Gli alimenti contenenti zolfo vanno mangiati crudi quando possibile. Perciò sarà utile consumare i vegetali il più presto possibile dopo la raccolta. Se l’alimentazione consiste soprattutto in cibi trattati e cotti, si può essere certi che non si sta assumendo una sufficiente quantità di zolfo con l’alimentazione. È evidente il ruolo primario che l’acqua può avere nel contribuire ad introdurre la giusta dose giornaliera di zolfo. È preferibile controllare il valore di solfati nell’acqua e scegliere acque con un valore superiore a 80-100 mg / litro di solfati. Le acque con zolfo, oltre a tutto, sono utili anche per avere una sana igiene intestinale.
Prof. Pier Luigi Rossi
Medico Specialista dell’alimentazione
Università di Bologna

di Prof. Pier Luigi Rossi

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