Sono pochi a parlarne, ma le loro proprietà benefiche sono meritevoli di essere segnalati dal nostro giornale. I semi di CHIA, sono stati ammessi sul mercato Ue e come ingrediente alimentare nel mese di ottobre 2009, ricavati da una specie vegetale denominata Salvia hispanica, molto diffusa ed utilizzata in Centro e Sud America, ma ancora scarsamente in Italia. La Chia o salvia hispanica cresce spontaneamente in Messico ed in Bolivia e la raccolta dei suoi semi è spesso riservata a realtà coinvolte nei circuiti del commercio equo e solidale. Essi, insieme al mais, ai fagioli e all’amaranto costituivano alla base dell’alimentazione di popolazioni come quella azteca. L’introduzione in Europa della Chia avvenne tramite i conquistadores, ma essa, nonostante potesse crescere facilmente sotto il sole europeo, fu presto dimenticata, a favore di altri alimenti scoperti nelle Americhe. Il contenuto di calcio rende i semi di Chia una delle fonti vegetali principali di tale minerale, insieme ai semi di sesamo. I semi di Chia presentano un contenuto di calcio pari a 600 milligrammi per ogni porzione da 100 grammi, perciò tale contenuto è considerato cinque volte superiore a quello del latte. Inoltre, 100 grammi di semi di Chia presentano circa 20 grammi di omega 3, una proprietà che li rende la fonte vegetale più ricca di questi acidi grassi essenziali. Anche il loro apporto di vitamina C, di ferro e di potassio è sorprendente, poiché presentano un contenuto di vitamina C (5,4 milligrammi ogni 100 grammi), sette volte superiore rispetto a quello delle arance, un contenuto di potassio (809,15 milligrammi ogni 100 grammi) doppio rispetto alle banane e una presenza di ferro (9,9 milligrammi ogni 100 grammi) tripla rispetto agli spinaci. Non bisogna inoltre sottovalutare la presenza di altri minerali come il selenio, lo zinco ed il magnesio, oltre che il loro contenuto vitaminico che prevede vitamina A, E e B6 oltre alla già citata vitamina C ed a niacina, riboflavina e tiamina. I semi di Chia sono ritenuti in grado di svolgere un’azione di controllo del livello degli zuccheri nel sangue, contribuendo ad arginare l’aumento di peso. Sono inoltre considerati benefici a livello dell’apparato cardiovascolare per quanto riguarda la prevenzione delle malattie ad esso legate. Il loro contenuto di aminoacidi, di vitamine e di sali minerali contribuisce a regalare all’organismo un ottimo livello di energia. La loro assunzione è utile in quei soggetti che richiedono di tenere sotto controllo i livelli del colesterolo nel sangue, possibilmente giungendo ad un loro abbassamento. Questi semi non contengono assolutamente glutine e la loro assunzione è quindi possibile anche a chi soffre di celiachia o d’intolleranza ad esso.
Dott. Girolamo Calsabianca