In questo periodo, le scottature principali sono quelle solari, ma un adeguata prevenzione può evitarle, indossando indumenti protettivi (T-shirt chiare ad esempio), un cappello a falde larghe e usando creme solari ad alta protezione. Al Sud d’Italia le coste sono molto ventilate e l’effetto rinfrescante del vento spesso rende tardivo il riconoscimento del danno da scottatura solare. Gli individui rossi di capelli o con pelli particolarmente chiare devono prestare particolare attenzione.
Le scottature solari possono diventare problemi seri e il loro trattamento è lo stesso delle ustioni. Gli specialisti raccomandano di fare attenzione a non aprire le vescicole e a non spalmare unguenti sulla pelle scottata, lavando ripetutamente con acqua la pelle interessata dalla scottatura. E se la scottatura è causata dal contatto con una medusa? A colmare questa lacuna ci hanno pensato alcuni ricercatori italiani e americani, autori di un articolo pubblicato sulla rivista Marine Drugs, stilando una sorta di linea-guida per la gestione dell’irritazione causata dal contatto con questi celenterati. Il Dottor Luca Cegolon del Dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova e dell’Imperial College London spiega quali possono essere i rimedi naturali o immediati per le varie ustioni causate dalle meduse. Per esempio, l’aceto, raccomandato ai tropici e per le specie mortali australiane, va assolutamente evitato per le meduse che popolano il Mediterraneo, perché può acuire i sintomi. Tuttavia, qual è la prima cosa da fare in caso di un incontro ravvicinato con una medusa? Secondo Celegon “I tentacoli contengono milioni di cisti nematoidi, che sono depositate sulla pelle della vittima in seguito al contatto. La rottura di queste cisti libera il veleno, una miscela di proteine che può dare effetti locali infiammatori, neurotossici, dermotossici, oltre che e sistemici (cardio-circolatori, emolitici, allergici)”. La prima cosa da fare è rimuovere gli eventuali residui di tentacoli perché, finché aderiscono alla pelle, continuano a rilasciare veleno. Il dibattito su quale sia la strategia migliore è aperto, tuttavia sciacquare ripetutamente con acqua di mare è una raccomandazione condivisa così come l’uso di pinzette. Il contatto con la medusa causa, in genere, un dolore bruciante e un’orticaria dolorosa simile a un’ustione, accompagnata da gonfiore, eritema, vescicole e bolle. In rari casi, le meduse del Mediterraneo possono causare una reazione allergica grave, con shock anafilattico. Per il dottore, “Le tossine prodotte dalle diverse specie di meduse variano, per cui spesso si rendono necessari accorgimenti differenti per controllare il dolore, l’ulteriore rilascio di veleno e le reazioni locali”.
Dott. Girolamo Calsabianca
Segretario Nazionale Anio
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