Recentemente, è uscita l’indagine Espad-Italia 2013 dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa sulle abitudini degli studenti in fatto di droga e il quadro che emerge impone alcune riflessioni. Secondo l’indagine, dopo aver esaminato un campione di 45mila ragazzi coinvolti nello studio, appartenenti a 516 scuole secondarie superiori su tutto il territorio nazionale, si calcola che 16mila adolescenti sono schiavi dell’eroina, 55mila lo sono della cocaina e 520mila giovani fumano lo spinello. Per quest’ultima sostanza, si osserva una ripresa dei consumi tra il 2012 ed il 2013 e i giovani che l’hanno sperimentata almeno una volta nella vita, si suppone siano 3 su 10, mentre 1 su 5 (poco più di 75.000 ragazzi) consumerebbe cannabis quasi quotidianamente (20 o più volte al mese). La maggior parte dei giovani la fumerebbe occasionalmente, non più di 10 volte durante l’anno (61%), mentre il 27% la prenderebbe più assiduamente, 20 o più volte durante l’anno. Un altro dato che desta perplessità, è che l’84% non ha usato anche altre sostanze illegali, preferendo utilizzare quelle legali. Perciò, il 62% avrebbe fumato quotidianamente, l’11% avrebbe bevuto alcolici quasi tutti i giorni e il 14% avrebbe utilizzato psicofarmaci senza ricetta. Riguardo al consumo di cocaina, il suo consumo è cresciuto fino al 2007, poi si è assistito a un graduale declino fino al 2012, mentre nel 2013 il suo uso è ripreso. Nelle regioni settentrionali, eccetto Liguria ed Emilia-Romagna, e in Campania si registrano prevalenze inferiori alla media nazionale, perciò nel corso degli anni le regioni del nord hanno ceduto il posto a quelle meridionali e adriatiche, mentre nel Centro le prevalenze si sono mantenute superiori alla media nazionale. Invece, lo studio fa ipotizzare che ci sarebbero circa 36 mila studenti che nel corso della vita avrebbero provato eroina o altri oppiacei e poco più di 28 mila l’avrebbero utilizzata nell’ultimo anno. Quasi 23 mila studenti l’avrebbero utilizzata nelle ultime settimane prima dell’indagine e per 15 mila ragazzi il consumo sarebbe stato frequente. Si sta inoltre abbassando l’età del primo approccio, poiché, se nel 2009 succedeva mediamente a 15 anni, oggi la soglia si è anticipata a 14 anni. Questa novità potrebbe dipendere, secondo i ricercatori, dai nuovi modi di assunzione dell’eroina, che è fumata anziché’ iniettata per endovena come avveniva in precedenza. Le droghe sintetiche sarebbero state provate dal 4% degli studenti almeno una volta e poco meno del 3% nell’ultimo anno. La maggior parte (60%) farebbe un uso occasionale di queste sostanze, anche se quasi 1 consumatore su 3 le avrebbe utilizzate 20 volte o anche più durante l’anno. Il consumo di alcolici non accenna a diminuire e sono pochi i ragazzi che non hanno bevuto durante l’anno (11%), anche tra i 15-17enni, per i quali è vietata sia la somministrazione sia la vendita. Il 5% degli studenti berrebbe alcolici quasi tutti i giorni, preferendo la birra, tanto che gli studenti che prendono 5 o più bicchieri di fila in un paio d’ore almeno una volta nell’ultimo mese prima della ricerca, sarebbero 820 mila e di questi il 14% l’avrebbe fatto 6 o più volte nell’ultimo mese. L’ultima tendenza riguarda gli psicofarmaci non prescritti dal medico, di cui avrebbe fatto uso il 17% degli studenti almeno una volta nella vita e il 9% durante l’anno, soprattutto quelli per dormire. Tuttavia, si va espandendo la tendenza a usare in modo concomitante psicofarmaci e droghe, oltre che alcol. Nel consumo di psicofarmaci, le ragazze avrebbero conquistato il primato, con prevalenze che risultano di gran lunga superiori a quelle dei coetanei rispettivamente il 12% contro il 6%. Il Dipartimento politiche antidroga ha commentato che i dati diffusi dal Cnr sui consumi giovanili di droga “confermano in linea di massima quanto già riscontrato dall’indagine eseguita dal Dpa nel corso del primo semestre 2013 e i dati presentati nella Relazione al Parlamento del giugno scorso”. In particolare, per quanto riguarda la cannabis, il Dpa ha calcolato un aumento tra il 2012 e il 2013 dell’1,7%, mentre il consumo della cocaina (1,7% nel 2013 contro 1,9% nel 2012) è sostanzialmente stabile così come per l’ecstasy e per le amfetamine (1,1%). Si è rilevato, però, un leggero aumento per gli allucinogeni (1,9% nel 2013 contro 1,7%), mentre si rivela stabile anche il consumo di eroina (0,34% contro il precedente 0,32%).
Francesco Sanfilippo
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