assegni familiari
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Inps, nuove tabelle rivalutano gli importi

L’Inps ha pubblicato le nuove tabelle con le rivalutazioni degli importi che spettano a dipendenti e pensionati con famiglia. Chi ne ha diritto e come richiedere l’assegno. Le tabelle sono disponibili sul sito dell’Inps.
Dal 1° luglio entrano in vigore i nuovi importi validi fino al 30 giugno 2015, rivalutati come ogni anno in base all’aumento del costo della vita, una variazione calcolata dall’Istat tra l’anno 2012 e l’anno 2013, nella misura del 1,1%. Gli assegni per il nucleo familiare (Anf), chiamati comunemente “assegni familiari”, rientrano tra le prestazioni a sostegno del reddito che l’Inps riserva a tutti quelli che percepiscono “reddito da dipendente” sotto i limiti stabiliti dalla legge. Hanno diritto all’Anf, i lavoratori dipendenti (anche part-time), quelli para-subordinati iscritti alla gestione separata Inps e chi sui compensi ricevuti versa un’aliquota aggiuntiva per le prestazioni non pensionistiche, i pensionati ex dipendenti. Hanno diritti anche i soggetti in mobilità o cassa integrazione o con indennità di disoccupazione e i collaboratori domestici (Colf e badanti). Il riconoscimento e la determinazione dell’importo dell’Anf sono calcolati, tenendo conto di due parametri, la Composizione e il Reddito complessivo del nucleo familiare.
In particolare, il Reddito familiare complessivo è costituito dalla somma di tutti i redditi presenti nel nucleo familiare dell’anno precedente, anche quelli non di lavoro e soggetti imposta sostitutiva (es. redditi da locazione tassati con cedolare secca, interessi sul conto corrente ecc.) ma solo se superano i 1.032,91 euro. Al contrario, per la composizione familiare, hanno diritto all’assegno il coniuge (non separato), i figli (naturali, adottivi, affidati) di età inferiore a 18 anni (o a 21 anni se studenti in famiglie con almeno 4 figli tutti di età inferiore ai 26 anni) o senza limiti di età se disabili, purché non coniugati. In aggiunta a questi, ci sono anche i fratelli e i nipoti (collaterali o in linea retta), minori o maggiorenni inabili, se sono orfani di entrambi i genitori e non coniugati. Gli importi variano anche in base al fatto che la famiglia abbia due o un solo genitore, che ci siano disabili ecc. In alcuni casi va richiesta un’autorizzazione specifica all’Inps attraverso la richiesta di un modulo sul loro sito per includere determinati soggetti nel nucleo familiare (es. figli naturali propri o del coniuge). L’Anf va richiesto al datore di lavoro, presentando il modello ANF/DIP (SR 16), per i lavoratori dipendenti e i cassintegrati, mentre per i pensionati, per i lavoratori para-subordinati, per i percettori di indennità di mobilità e disoccupazione, per i collaboratori domestici il documento va ricercato direttamente all’Inps. La trasmissione della domanda deve avvenire per via telematica direttamente sul sito dell’Inps previa registrazione o
tramite il Contact Center integrato, chiamando il numero verde 803164,
o tramite patronati e intermediari dell’Inps.
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